Il 20 giugno sciopero nazionale del trasporto aereo

Ancora una volta gli aerei in sciopero. Domani, 20 giugno, è previsto in tutta Italia lo sciopero nazionale del trasporto aereo e naturalmente, visto l’avvio della stagione estiva, vi saranno importanti ripercussioni su tutti i passeggeri, con voli cancellati o in ritardo.

Diverse sono le motivazioni dello sciopero. I sindacati di base e confederali denunciano ad esempio il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale nel settore dell’handling aeroportuale ma anche la situazione dei lavoratori delle varie compagnie aeree e chiedono il miglioramento delle condizioni lavorative del personale sia viaggiante che di terra.

I VOLI GARANTITI E LE FASCE ORARIE PROTETTE

Naturalmente, come accade in questi casi, deve essere garantito l’arrivo a destinazione dei voli nazionali in corso al momento dell’inizio dello sciopero. Per qualsiasi dubbio, è possibile consultare il sito della compagnia di riferimento.

L’Enac rende noto, inoltre che “durante gli scioperi vi sono le fasce orarie di tutela, dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21, nelle quali i voli devono essere comunque effettuati”.


Ad incrociare le braccia per 24 ore saranno gli addetti all’handling aeroportuale, i dipendenti che si occupano dell’assistenza a terra degli aerei e dei viaggiatori; ma anche i lavoratori del comparto aereo e aeroportuale per quattro ore, a Roma dalle 12 alle 16.

Fermi anche i lavoratori della società Alha dell’aeroporto di Malpensa dalle 11 alle 15. A costoro si uniranno anche i dipendenti della low cost Vueling (sempre per 24 ore) e il  personale Aviation Service Roma Fiumicino.

COSA FARE PER CHIEDERE IL RIMBORSO

In caso di sciopero aereo del comparto aereo nazionale, al contrario di quanto avviene con gli scioperi che riguardano le compagnie aeree, il passeggero non ha diritto alla compensazione pecuniaria, ma può comprarsi a proprie spese un nuovo volo alternativo, anche con una compagnia aerea diversa rispetto a quella inizialmente scelta. Ciò avviene qualora il passeggero non venga adeguatamente riprotetto dal vettore aereo. Queste somme sborsate per via dello sciopero aereo possono essere rimborsate, così come le spese per qualsiasi altro mezzo di trasporto utilizzato per giungere alla destinazione inizialmente programmata, eventuali notti in hotel in più e pasti nei giorni in cui è stato provocato il disservizio aereo.

Il viaggiatore, qualora non protetto dal vettore aereo con un nuovo volo, può sicuramente sostituirsi all’assistenza della compagnia aerea e sostenere tutte le spese per raggiungere la meta prefissata. In questo caso sarà poi possibile avviare un reclamo di rimborso spese, rivolgendosi direttamente al vettore aereo o ad una claim company.

L’amministratore di ItaliaRimborso, che fornisce assistenza gratuita ai passeggeri, vittime dei disservizi aerei, chiarisce i diritti del viaggiatore in caso di sciopero: “Nei casi di sciopero del comparto aereo, al passeggero non spetta la compensazione pecuniaria, prevista dal Regolamento Comunitario 261/2004, che oscilla da 250 a 600 euro, ma solo ed esclusivamente il rimborso delle spese per raggiungere la meta, se queste comprovate da scontrini e/o fatture”.

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