Ieri il ritorno a scuola anche a Vittoria, ex zona rossa: “Ci vuole un’equipe socio-psico-pedagogica”

La scuola è stata una delle prime istituzioni a dovere adottare misure di prevenzione per fronteggiare la diffusione del Covid-19. La sospensione delle attività didattiche in presenza non ha richiesto solamente il ripensamento della didattica e la ridefinizione delle modalità di insegnamento-apprendimento a distanza, ma ha anche interrotto improvvisamente la partecipazione a un contesto socio-educativo fondamentale per bambini e ragazzi, stravolgendo routine funzionali ai percorsi di crescita di ciascuno.

E’ quanto afferma il presidente di Idea Liberale, Giuseppe Scuderi, alla luce del fatto che, ieri, sono riprese le attività scolastiche in presenza anche nella città di Vittoria dopo che la stessa era stata zona rossa. “Abbiamo auspicato che – afferma Scuderi – questo ritorno tra i banchi, ancorché contestato, potesse arrivare finalmente, seguendo ovviamente tutte le prescrizioni legate alla sicurezza.

Perché sappiamo che non si può scherzare con il virus, nemico invisibile. I protocolli di sicurezza ci sono. E quindi è necessario che possano essere applicati nella maniera più stringente. Sarebbe, inoltre, opportuno che il governatore Musumeci non adotti, in futuro, ordinanze più restrittive rispetto alle norme nazionali. In ogni caso, secondo noi, il rientro a scuola non può configurarsi come semplice ripresa delle attività didattiche in presenza, ma deve prefigurare spazi e modi, adeguati alle varie fasce di età, con cui ripercorrere tanto l’esperienza vissuta nelle settimane di sospensione quanto il ritorno a una normalità che sarà necessariamente differente da prima.

E’ necessario, dunque, che possa essere proposto un supporto alle scuole, con le equipe socio-psico-pedagogiche, per affrontare questa esperienza, con particolare attenzione alla gestione dei vissuti e delle emozioni che tutti hanno affrontato in questo complesso periodo. Ci sono parecchi elementi che toccano, da vicino, direttamente e indirettamente, il mondo della scuola. E non si può fare finta di nulla ma è necessario predisporre un piano specifico. Speriamo che il Comune, in questa direzione, si possa attrezzare per fornire il supporto necessario”.

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