Identificati e denunciati i due scafisti dello sbarco della Ocean Viking avvenuto il 18 febbraio

Alle ore 04.36 del 18.02.2020 la nave Ocean Viking (ONG Sos Mediterranee e Medicines Sans Frontieres) riceveva la segnalazione della presenza di una piccola imbarcazione in legno alla deriva, con numerosi migranti a bordo, in acque internazionali. Successivamente il natante veniva intercettato ed iniziavano le operazioni di salvataggio che terminavano con il recupero di circa 80 migranti. L’imbarcazione in legno utilizzata per la traversata, dotata di due motori fuoribordo marca Yamaha da 40 HP, veniva lasciata alla deriva.

Nelle ore e nei giorni seguenti la nave Ocean Viking effettuava altri due eventi S.A.R. in acque internazionali, recuperando numerosi migranti da due distinti gommoni. Al termine delle operazioni di salvataggio la Ocean Viking, autorizzata dalle competenti Autorità, si dirigeva verso il porto di Pozzallo che raggiungeva alle ore 11.30 del 23.02.2020, per consentire lo sbarco di complessivi 276 migranti tratti in salvo nei tre distinti eventi S.A.R.

Dopo le operazioni sanitarie di rito, i migranti venivano trasferiti presso il locale Hotspot per le operazioni di pre-identificazione e fotosegnalamento, al termine delle quali, con finalità di prevenzione e tutela della salute pubblica, i predetti venivano sottoposti ad un periodo di isolamento sanitario della durata di 14 giorni, imposto dalle competenti Autorità. Tale periodo di isolamento aveva termine domenica 08.03.2020.

Dall’attività investigativa condotta dagli uomini della Squadra Mobile della Questura e dal personale della Sezione Operativa Navale G.d.F. di Pozzallo, sono emersi profili di responsabilità penale in danno di due soggetti, di cui uno minore, che secondo quanto raccontato dai testi avevano condotto l’imbarcazione in legno dal momento della partenza dalle coste libiche, in prossimità della spiaggia di Zuara verso l’Italia pagando somme comprese tra 2000 e 2500 €. I due stranieri sono stati deferiti all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art. 12 D.Lgs.vo 25.7.1998 nr. 286, ossia per aver compiuto atti diretti a procurare l’ingresso clandestino nel territorio dello Stato di cittadini extracomunitari, al fine di trarne ingiusto ed ingente profitto.

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