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Ibla, i residenti: “Vogliamo il quartiere solo per noi. Ecco perchè”
06 Set 2021 13:36
Inquinamento acustico, atmosferico, vibrazioni di giorno e di notte, rischio per la salute e la sicurezza degli anziani costretti a chiudere le imposte nonostante l’afa estiva per difendersi dai gas di scarico. Comibleo, i cui rappresentati sono Franco Mallia, Paolo Ucchino e Andrea Ottaviano, per nome e per conto del comitato spontaneo di residenti della città antica, hanno chiesto la revoca degli atti amministrativi sulla viabilità.
Problemi, inoltre, che vanno a sommarsi a quella che viene definita “invasione di auto e modo, all’impossibilità di parcheggiare per i residenti e, a causa della mancanza di vigilanza in piazza Repubblica, alla trasformazione dell’angusta via Giusti in via di accesso a Ibla con il transito di centinaia di automezzi, nonostante il divieto ai non autorizzati”.
Addirittura, è stato spiegato ulteriormente durante la conferenza stampa, la segnaletica stradale per la sosta a Ibla è stata appositamente coniata e arricchita con incomprensibili variopinte figure non previste dalle norme della segnaletica unificata a livello internazionale, diversa da quella installata nel resto della città, ma oggetto di curiosa attrazione turistica e di sarcastiche riprese fotografiche. “Ci chiediamo: ma gli assessori sono liberi di agire come vogliono o le decisioni vengono prese collegialmente? – sottolineano da Comibleo e aggiungono: “Abbiamo chiesto almeno 500 stalli di sosta riservati ai soli residenti h24 all’interno di Ibla, con segnaletica verticale e orizzontale conforme a quella prevista dal Codice della strada: invece si è optato per creare disparità di trattamento e mettere i residenti gli uni contro gli altri, con provvedimenti che hanno tutto il sapore di accomodante concordato: strade con parcheggio riservato ai residenti h24, strade con parcheggio consentito dalle ore 20 alle ore 08 del mattino, strade riservate alla sosta di ospiti delle strutture ricettive e di altre figure in contrasto con il Codice della strada, con segnaletica priva della prescritta autorizzazione ministeriale o marchiatura Ce della ditta produttrice e degli estremi dell’ordinanza di riferimento con la quale è stata disciplinata la sosta. Ci chiediamo, altresì: che fine ha fatto il tanto atteso parcheggio multipiano di discesa Peschiera, quali altri nuovi intoppi ci sono, perché nessuno ne parla o forse nuoce a qualcuno la sua realizzazione? L’art. 158 del Codice della strada vieta le fermate e la sosta sui dossi, invece è stata disposta la fermata dei bus turistici per la discesa e la salita, proprio sul dosso del trivio del Santissimo Trovato che, ostruendo completamente la visibilità, crea grave rischio e pericolo non solo per il traffico veicolare, ma anche e soprattutto per l’attraversamento pedonale privo di qualsivoglia segnaletica e dispositivo diurno e notturno, per non parlare dei diversamente abili”.
“Lo stesso dicasi – aggiungono da Comibleo – per il parcheggio delle vetture realizzato al posto del marciapiede rimosso proprio sul dosso d’innesto della via Aquila Sveva con la circonvallazione, anch’esso privo di segnaletica di sicurezza: gli abitanti della suddetta via si trovano improvvisamente sulla carreggiata senza alcun sistema di protezione. Inoltre, turisti e cittadini hanno segnalato al Comibleo che il lato destro a monte della circonvallazione compreso tra la chiesa del Ss. Trovato e la via Ss. Trovato è oggetto, nelle ore serali, di contravvenzioni di divieto di sosta perché, non essendo stata ripetuta la segnaletica di divieto di sosta ambo lati per chi proviene dal lato a valle, non si vede il divieto di sosta posto in prossimità della chiesa del Ss. Trovato, che resta ostruito dalla fermata dei bus navetta e da quelli turistici che continuano ad effettuare l’inversione di marcia e a sostarvi”.
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