I VERI DOPPIOGIOCHISTI E SOTTOBANCHISTI

In riferimento a quanto apparso sui giornali ieri, invocando il diritto di replica, sento il bisogno di rispondere in primo luogo al mio elettorato, unico mio giudice da qui alla mia prossima candidatura e, nondimeno, in questo particolare caso a chi ha tacciato la mia libera e personale scelta di non presentarmi in Consiglio, all’atto della votazione, come “doppiogiochismo”.

 

Tengo a ribadire infatti che non ho trattato con nessuno! Altri semmai hanno trattato prima col centrosinistra e un’ora dopo si sono accordati a destra.

 

La mia assenza era dovuta proprio al fatto che io non avessi alcun accordo con nessuna delle due parti in disputa per la presidenza.

 

Scevro da interessi personalistici, ho evitato di farmi coinvolgere in una contesa che non avrebbe visto alcun mio coinvolgimento, poiché mi trovo all’opposizione.

Voglio precisare che la mia condotta ha finalmente permesso di svelare gli altarini di certi personaggi, che grazie alla mia assenza si sono realizzati per metà.

 

Doppiogiochista e sottobanchista sono, dunque,  termini che rispedisco al mittente con gli interessi. 

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