Eseguito un raro intervento in India: rimosso un gemello parassita di 16 chili dal busto di un diciassettenne. Un’operazione straordinaria è stata eseguita all’ospedale Aiims di Delhi, in India, dove i medici hanno rimosso un “gemello parassita” dal corpo di un ragazzo di 17 anni. Il giovane conviveva con questo corpo estraneo fin dalla nascita, […]
I SINDACATI CHIEDONO UN INCONTRO URGENTE AL DIRETTORE GENERALE DELL’ASP
19 Nov 2014 08:23
“La disposizione a firma del Direttore Generale Maurizio Aricò, relativa al contratto di collaborazione con due luogotenenti dei Carabinieri nella riserva, già in servizio presso il NAS di Ragusa, nei fatti attiva “un servizio ispettivo” valutato dal firmatario, utile a prevenire e a circoscrivere fenomeni di disservizio e di illegalità, fornendo, altresì, ampi poteri di accertamento sulle attività dell’Asp alle persone incaricate”.
Ad affermarlo Giovanni Avola (Segr. Gen. CGIL Ragusa, Paolo Sanzaro (Segr. Gen. CISL Ragusa-Siracusa), Giorgio Bandiera (Segr. Gen. Agg. UIL Ragusa-Siracusa-Gela), Aldo Mattisi (Segr. Gen. FP CGIL Ragusa), Daniele Passanisi (Segr. Gen. CISL FP Ragusa-Siracusa) e Lucia Saddemi (Segr. Gen. UIL FPL Ragusa-Siracusa-Gela).
“Tale iniziativa” – continuano i rappresentanti dei vari sindacati – “produce allarmismo e disorientamento tra il personale dell’Azienda Sanitaria, sia dirigenziale che del comparto, per il metodo usato e senza il dovuto preavviso, oltre a nessuna informativa preventiva ai sindacati. Per tale ragione si richiede un incontro urgente per un confronto sulla questione”.
“Si rileva l’illegittimità dell’atto in quanto privo di deliberazione, peraltro assente di riferimenti normativi, in contrasto con le prerogative dirigenziali, declassante rispetto ai compiti degli organi di controllo interni (referente anticorruzione, referente sulla trasparenza, OIV, ecc.) difforme rispetto alla legge sulla privacy”.
“La disposizione” – aggiungono – “evidenzia, ancora, un eccesso di potere in assenza di previsione dei limiti di legge, e una mancanza di regolamentazione insieme ad un’invadenza nei confronti degli operatori sanitari, che va a detrimento delle tutele previste dallo statuto dei lavoratori e dalle norme sul diritto del lavoro”.
“Cgil, Cisl, Uil” – concludono – “sono fortemente preoccupate che questa disposizione possa creare all’interno dell’Azienda Sanitaria un clima pesante, inquisitorio, di tipo poliziesco, che possa sfociare in attività delatorie senza fondamento, una caccia alle streghe vera e propria, minando la serenità degli operatori sanitari in un ambiente di lavoro delicato e pieno di responsabilità, quale quello della salute pubblica”.
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