“I silenzi” al Maggiore di Modica e i dimenticati del picchetto d’onore

 

Un picchetto d’onore formato dagli uomini della Polizia Locale di Modica e dai componenti del Gruppo di Protezione Civile hanno reso omaggio questo pomeriggio al personale sanitario in servizio presso l’Ospedale Maggiore, a chi è ricoverato e lotta per la vita e a chi, purtroppo, non ce l’ha fatta.

Alle 17:00 in punto si sono accese tutte le sirene contemporaneamente poi è partita la cazone “Alleluja”, il cui testo è stato composto dal Comandante della Polizia Locale, Saro Cannizzaro. Il brano, che su internet ha superato il milione di visualizzazioni, è stato eseguito dal vivo dallo stesso Comandante e dagli altri componenti del Corpo di Polizia Locale davanti ai medici dell’ospedale.

Quindi sono risuonate le note dell’inno di Mameli che sono risuonate tra la commozione generale di tutti i presenti. “E’ stato un momento molto toccante – commenta il Sindaco Abbate – che ha reso omaggio a quanti sono in prima linea in questo periodo. E’ un modo per dire grazie a tutti loro ma anche a chi ha cantato oggi, a chi è stato presente per testimoniare la propria vicinanza. E’ anche un modo per incoraggiare quanti ancora stanno lottando e quanti, purtroppo, non sono più qua tra di noi”.

Fermo restando che si tratta di un momento di emergenza per tutti, non si possono neanche tacere alcune anomalie che sono state riscontrate. In un post su facebook scritto dal sindacalista CGIL Giovanni Avola e intitolato “I silenzi dell’Ospedale Maggiore”, vengono messi in evidenza alcune anomalie:

“Ignoravo, e me ne scuso, di aver scoperchiato il vaso di Pandora. Ho avuto infatti successive informazioni inquietanti che, ritengo, necessitino di risposte da parte dei vertici dell’ ASP.
È in gioco infatti la salute di tutto il personale ospedaliero e allarma l’apprensione degli ospedalizzati e dei loro familiari. Ecco perché serpeggia già preoccupazione e sconcerto in città e nella comunità comprensoriale.
I FATTI:

1) A Modica si effettuano tamponi diagnostici solo per i ricoverati di sospetto corona, altro che screening per tutti i degenti. Ma chi diagnostica il sospetto corona?

2)Il personale sanitario e parasanitario (di numero incerto e limitato) già sottoposto a tampone aspetta, forse da Catania, il relativo referto da ben tredici giorni, inspiegabile. E se qualcuno risultasse positivo? Quanti tamponi sono stati fatti?

3)Come si può tenere tutto il personale medico, paramedico, tecnico dei vari laboratori ed ausiliario in uno stato di stress e di ansia per assenza dei tamponi o per mancato referto di quelli già effettuati?

4) L’Assessorato Regionale alla Sanità è a conoscenza di quanto sta accadendo nella nostra ASP e nell’Ospedale Maggiore?”.

Domande a cui al momento non ci sembra sia stata data adeguata risposta.

Infine, ci sono loro, i dimenticati. Qualcuno si ricorda mai del personale del 118? Lavorano notte e giorno, entrano nelle case degli infetti, si prendono rischi incalcolabili e, soprattutto, la centrale operativa non smette mai di squillare. E’ il messaggio inviatoci da un ragazzo ad averci fatto riflettere:

“Ciao, sono il figlio di una signora che fa parte del personale 118, un organo che entra addirittura fin dentro le case dei possibili casi covid e fortunatamente nella nostra provincia i casi sono minori rispetto al resto d’Italia.
Premessa fatta, quello che mi chiedo è del perchè non vengono mai citati dai media locali e non? Oppure del perchè oggi non sono stati coinvolti nell’iniziativa appena conclusasi all’ospedale Maggiore di Modica?
Io, personalmente, quando vedo uscire mia madre dalla porta di casa per farsi le sue belle otto ore di lavoro spero sempre che non arrivi la chiamata “sospetto-covid” perchè vi posso assicurare che c’è per niente da stare tranquilli”.

Criticità a cui nessuno, ci sembra, al momento abbia dato risposte degne di questo nome. Vanno bene le iniziative, i picchetti d’onore, la solidarietà. Ma nessuno va dimenticato e, soprattutto, ci sono domande che aspettano una risposta concreta.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it