I RITARDI RESPONSABILI DEL MANCATO DIBATTITO: OCCORRONO CORRETTIVI

Caro Elio, alcuni dei rilievi e/o critiche che muovi alla riunione dell’assemblea provinciale di lunedì 10 ottobre, tenutasi alla presenza del segretario regionale Giuseppe Lupo e del coordinatore della segreteria regionale Enzo Napoli, mi trovano d’accordo, altri no.

            Partiamo dal numero degli interventi che lamenti siano stati solo otto. Ciò si è verificato per diverse ragioni:

            1) Giuseppe Lupo ed Enzo Napoli dovevano necessariamente andare via da Ragusa alle 20,30; e in questo, credo che nessuno di noi possa avere responsabilità.

            2) Come si sa i locali dell’Avis, – comodi, funzionali etc. – vanno lasciati, per contratto, alle 20,30.

            3) Abbiamo iniziato alle 18,15, cioè con quasi un’ora di ritardo. Basterebbe ogni volta essere puntuali per avere più tempo a disposizione e in questo caso si sarebbero potuti seguire almeno altri sei interventi.

            4) Avremmo potuto avere più interventi se quelli svolti fossero rimasti contenuti in tempi congrui, non dico cinque, ma dieci minuti. Cosa che, come avrai potuto notare, non è stato.

            Pertanto, se non ci autoregolamentiamo opportunamente, continuerà ad essere sempre così, anche perché, ad esempio, viene invocato il rispetto dei tempi degli interventi, degli altri però, perché ciascuno di noi si sente invece investito della possibilità di derogare del proprio, molto spesso raddoppiando e oltre il termine previsto.

            Stranamente, fra l’altro, la corsa a chiedere di parlare è partita solo quando si sono dichiarate chiuse le iscrizioni…

            Tuttavia hai ragione, il problema esiste, e per le prossime occasioni sarà bene operare dei correttivi.

            Per quanto riguarda il merito politico-organizzativo è pure vero che in questi sedici mesi gli organismi dirigenti non si sono riuniti regolarmente come avrebbero dovuto: problemi di agibilità politica interna, a te noti, hanno determinato questa situazione, che senza peccare di ottimismo, valuto, abbiamo valutato, in qualche modo superati, anche per le misure che, come da me annunciato nella relazione introduttiva, presenterò alla direzione provinciale.

Direzione che ho programmato per dopo il 5 novembre perché nel corrente mese di ottobre si dovrebbero sviluppare delle importanti iniziative quali la probabile consultazione – forse non si fa? – dei circoli a livello regionale proprio sul ruolo e la funzione del Partito Democratico e quindi del suo gruppo parlamentare nel sostegno al governo Lombardo, preannunciata dal segretario regionale; la preparazione della manifestazione nazionale del 5 novembre a Roma; le feste democratiche in vari comuni fra i quali Ragusa, Ispica, Modica, etc.; il tesseramento 2011 e l’assemblea dei circoli a Palermo alla presenza di Bersani.

            Tuttavia non è che non siano state affrontate problematiche importanti riguardanti il nostro territorio e il partito non abbia sviluppato e portato avanti iniziative politiche ed organizzative, che naturalmente per motivi di spazio non posso elencare e che comunque sono noti.

            Si sarebbe potuto e dovuto fare di più? Certamente, ma questo varrà sempre per tutto e per tutti, e comunque credo che sia e debba essere il nostro impegno da qui in avanti.

            Infatti è proprio in questa direzione che dobbiamo dispiegare la nostra azione, come credo si sia cominciato a fare da parte di tutti, se è vero come è vero che l’assemblea di lunedì scorso l’abbiamo assunta come il punto di svolta dell’attività del partito e degli atteggiamenti e comportamenti di tutti i suoi dirigenti.

            Infine registro con soddisfazione la tua annunciata candidatura alle primarie interne di partito, per le quali non c’è alcun ritardo; conto comunque di presentare, alla riunione della direzione provinciale, la proposta di regolamento per le primarie, che si dovranno tenere se le candidature interne di partito saranno più di una, come già la tua autorizza a fare immaginare.

            Un abbraccio, caro Elio, ma credo che potremo parlarci personalmente, oltre che negli organismi o sugli organi di stampa e di informazione.

 

           

                                  

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