I ristoratori ragusani: “Assurdo dover mangiare una pizza con la spazzatura accanto”

La situazione rifiuti indifferenziati in provincia di Ragusa comincia a non essere più gestibile. Sono quasi due settimane che il secco non può essere ritirato a causa della chiusura della discarica di Motta Sant’Anastasia disposta dal tar. E fino ad oggi, abbiamo assistito solo a parole, parole, parole. Certo, ci vuole del tempo per trovare soluzioni alternative, ma in questo momento il problema dei rifiuti indifferenziati dovrebbe essere la priorità politica di tutti gli amministratori, nessuno escluso.

Lo fa notare anche la CNA Ristoratori, che bacchetta le amministrazioni che parlano di turismo: “Ma come se ne può parlare se i rifiuti sono ormai strabordanti da tutte le parti e se c’è chi, mangiando una pizza, deve fare i conti con olezzi non graditi considerato, tra l’altro, il caldo di queste ultime giornate?”.

E’ il senso della denuncia che arriva dalla presidente della Cna Ristorazione Ragusa, Federica Muriana.

E i ristoranti e le pizzerie sono costretti a tenere l’indifferenziato chiuso in sacconi di plastica nera, nei pressi delle proprie strutture, con un feedback assolutamente negativo da parte dei visitatori che si chiedono come sia possibile che un territorio così bello faccia i conti con una gestione così poco oculata della spazzatura. Un danno di proporzioni inimmaginabili per le nostre città barocche che, tra l’altro, proprio in questo periodo sono invase dai visitatori.

L’alternativa sarebbe conferire questi stessi sacconi nei pressi dei cassonetti dell’indifferenziato che, però, già di loro, fanno registrare la presenza di quintali di roba. Insomma, la questione del secco non riciclabile che non viene raccolto ormai da giorni si sta trasformando in un vero e proprio dramma.

Come se già per le attività, e anche per tutti noi, non fosse bastato il covid a metterci in ginocchio. Il problema della spazzatura, tra l’altro, è presente in forme più o meno latenti da anni. Urge una soluzione immediata, perchè i cittadini sono allo stremo, le attività al collasso e francamente è una vergogna.

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