I modicani nei lager nazisti. Un volume per ricordarli uno per uno. La ricerca di Siriana Giannone Malavita

Un numero alto attinto dagli elenchi, divulgati dalla Croce Rossa italiana un anno fa, di quei prigionieri che sono passati dai centri alloggi al rimpatri alla fine della Seconda Guerra mondiale. In tutto sono 410 i modicani che compaiono in quell’elenco, 31 dei quali mai più tornati alle loro famiglie perchè deceduti. Sono tutte persone che non accettarono di combattere al fianco dei tedeschi prima e dei fascisti poi e che, di conseguenza, hanno pagato a caro prezzo la loro scelta. Siriana Giannone Malavita, 40 anni modicana, racconta questo dramma nel volume dal titolo “I modicani nei lager nazisti. Il dizionario biografico dei modicani prigionieri del Terzo Reich” è stato presentato ieri nella sede della Società operaia di Mutuo soccorso a Modica. “Visto l’alto numero presente ho deciso di digitalizzare tutti gli elenchi dei rimpatriati – spiega l’autrice del volume – in questo contesto ho deciso di scrivere una monografia come restituzione della dignità a queste persone e come gesto di affetto per le famiglie. Quello che hanno vissuto le famiglie è stato straziante perchè i militari meridionali non potevano comunicare con le famiglie perchè c’era la linea gotica. Sono mancati da casa sei o sette anni senza che le famiglie conoscessero il loro destino”. 

Socia fondatrice e segretaria della Società modicana di studi patri,  ha pubblicato anche “Caduti e dispersi modicani nella campagna di Russia (C.S.I.R.-AR.M.I.R. 1941-1943)” e “Solidarietà e coraggio. Eroi ed eroine di Modica durante l’alluvione del 26 settembre 1902”.

Ora “I modicani nei lager nazisti. Dizionario biografico dei modicani prigionieri del Terzo Reich” presentato ieri. “L’ho inteso inserire all’interno di un progetto di restituzione della memoria, dell’identità ed infine della dignità di chi, suo malgrado, ha fatto la Storia e di cui nei libri di storia non si parla – prosegue la studiosa – il volume contiene una breve introduzione utile a contestualizzare periodo storico ed aree geografiche ed un  dizionario biografico con gli oltre 410 modicani, 31 dei

quali mai più tornati alle loro famiglie, che non accettarono di combattere al fianco dei tedeschi prima e dei fascisti poi, pagando a caro prezzo la loro scelta. Come in ogni dizionario, i nominativi sono inseriti seguendo un mero ordine alfabetico, ponendo tutti sullo stesso piano, senza distinzione di grado militare, corpo o arma. Tutti sullo stesso piano, dunque: quello dell’umanità! Per anni le loro sofferenze sono state sminuite e loro, bollati come imboscati, si sono chiusi in un silenzio carico di dolore per le indicibili sofferenze ed umiliazioni patite. Adesso è giunto il momento di riconoscerli quali combattenti senz’armi e la loro una Resistenza non armata, ma coraggiosa e forte”.

Per Nele Vernuccio, commentando il volume di Siriana Giannone Malavita, “il piano di studi di storia della scuola italiana andrebbe nettamente riformato anche perché prima di scoprire il ‘600, ‘700, ‘800, dovremmo scoprire il ‘900 che è molto più vicino. Auspico che al Ministero dell’Istruzione qualcuno faccia questa riflessione”.

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