I LOCALI DEL LICEO ARTISTICO DI MODICA ANCORA IN AFFITTO

La consigliera provinciale del Partito Democratico, Venera Padua, ha presentato una interrogazione per chiedere all’assessore provinciale all’Edilizia scolastica le motivazioni per cui, a distanza di diversi anni, non sono ancora stati avviati i lavori per la costruzione della struttura che dovrebbe ospitare il liceo artistico a Modica.

“Una struttura attesa da tempo e da generazioni di studenti – chiarisce la consigliera provinciale – per il fatto che, da qualche anno, il liceo in questione risulta essere tra i più frequentati della cittadina modicana. Ma c’è anche un’altra ragione che dovrebbe aiutarci ad imprimere un’accelerazione su questa delicata vicenda. E cioè la circostanza per cui, al momento, l’ente provinciale, in assenza di spazi adeguati, si trova costretto a dover prendere in affitto, per il liceo in questione, una serie di locali in due posti diversi, spendendo annualmente una somma che ammonta a circa 410.000 euro. Bene, che senso ha continuare a pagare una cifra del genere quando, con queste risorse economiche, verosimilmente, nel corso di tutti questi anni, avremmo potuto accendere il relativo mutuo per sostenere le spese necessarie alla costruzione del nuovo edificio scolastico? E’ un interrogativo pesante come un macigno in ragione del fatto che la fase di stallo riguardante il mancato avvio dei lavori del nuovo liceo artistico perdura da tempo. Perché non è stata impressa la dovuta accelerazione all’iter in questione?”.

Padua, inoltre, avanza un’altra richiesta che qualcuno potrebbe interpretare come una provocazione e che, però, contribuirebbe a chiarire le idee sulle disponibilità esistenti. “Perché non si fa un censimento di tutti i locali che la Provincia ha a disposizione per motivi scolastici – aggiunge – non solo a Modica, ma nel resto dell’area iblea, per renderci conto se ci sono spazi inutilizzati che potrebbero avere finalità utili e differenti? Sappiamo che determinati indirizzi scolastici sono più gettonati in un determinato periodo piuttosto che in un altro. E se poi valutiamo anche che l’Università, la cui presenza permane allo stato attuale solo con la facoltà di Lingue, ha lasciato liberi altri edifici, perché non pensare ad una locazione tra enti che, di certo, avrebbe un costo inferiore ai fini della sostenibilità delle attuali spese? Sono tutte domande che ho intenzione di porre all’assessore provinciale all’Edilizia scolastica nella speranza di ricevere adeguate risposte”.

 

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