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I lavoratori del Consorzio di Bonifica pronti allo sciopero. Ecco le rivendicazioni
13 Giu 2021 15:02
“Sempre pronti al confronto, ma nessuno pensi di poter scambiare il senso di responsabilità dei lavoratori del Consorzio di Bonifica di Ragusa e delle organizzazioni sindacali per dabbenaggine! In mancanza di risposte, siamo pronti a proclamare lo sciopero con la conseguente sospensione di tutti i servizi. Nessuno escluso”. Lo affermano i segretari iblei di Fai Cisl-Flai Cgil-Filbi Uila Uil Sergio Cutrale, Salvatore Terranova e Giovanni D’Avola che domani pomeriggio – lunedì 14 – parteciperanno nella sede del Consorzio di Bonifica di Ragusa a un’assemblea delle rappresentanze dei 300 lavoratori dell’ente, da tempo impegnati in una difficile vertenza non solo per denunciare i colpevoli, inaccettabili, silenzi della Regione sul futuro della Bonifica a Ragusa e in Sicilia ma anche per rivendicare diritti elementari negati: stipendi regolari, pagamenti di lavoro straordinario, missioni e trasferte, buoni pasto, garanzie e tutele occupazionali.
Su questi temi la scorsa settimana era stata appositamente convocata una riunione della Commissione “Attività Produttive” dell’Ars ma erano risultati assenti l’Assessore Regionale all’Agricoltura e molti rappresentanti dei gruppi parlamentari, oltre al commissario e al direttore del Consorzio Sicilia Orientale cui fa parte l’ente di Ragusa. In una nota inviata anche al presidente della Regione e al prefetto di Ragusa i segretari territoriali di Fai-Flai-Filbi ricordano “come i lavoratori a tempo indeterminato, impiegati e operai, debbano percepire cinque mensilità relative al 2018 che il 27 giugno si sommeranno a cinque stipendi arretrati per il 2021 mentre gli ex dipendenti precari sono ancora in attesa di ben venti mensilità!”. Sergio Cutrale, Salvatore Terranova e Giovanni D’Avola citano infine “i due anni di limbo per la definizione delle procedure di accordo transattivo sui contenziosi giudiziali ed extragiudiziali di decine e decine di lavoratori, interessati solo al riconoscimento di loro legittime aspettative”.
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