I FORCONI DICONO NO ALLA RESA

“Dura, devastante, logorante”. Questi sono gli aggettivi che descrivono la lunga partita a scacchi che il Movimento dei Forconi e il Movimento forza D’urto hanno intrapreso contro le istituzioni siciliane e nazionali, ormai sempre più indifferenti alle grida d’aiuto della popolazione che non riesce più a sopperire ai bisogni delle proprie famiglie, in quanto i supplicati miglioramenti sia a livello infrastrutturale sia a livello di defiscalizzazione, non sono mai arrivati.

Ciò nonostante si è deciso, senza rendere conto al popolo siciliano, di deviare su di esso la maggior parte delle conseguenze derivanti dalla recessione economica che ha colpito la nostra nazione, pagando per esempio molto di più rispetto alle altre regioni d’Italia, benzina e altri materiali ad essa collegati (in quanto la Sicilia, per la sopracitata mancanza di miglioramenti alle infrastrutture, è costretta a trasportare la maggior parte delle merci “su gomma”) distruggendo così ciò che resta di una debole economia che si fonda soprattutto sul settore agricolo,  non ricordando tra le altre cose che proprio la Sicilia, con la massiccia presenza dei poli industriali che hanno portato alla deturpazione del proprio territorio, raffina e spedisce in tutta Italia il suddetto carburante.

Per tale ragione il Movimento dei Forconi e il Movimento Forza D’Urto dopo aver ricevuto dai tavoli tecnici della Sicilia una risposta negativa su tutti i punti richiesti al Governo Regionale, ritiene, con ragione, di poterlo definire non più credibile e non più accettabile e sostenibile dinanzi alla spaventosa situazione in cui si trova la nostra Regione. Ad avvalorare le tesi dei Movimenti sono i quattro anni di Governo Lombardo, il quale non è  riuscito a spendere più del 10% della somma stanziata dalla Comunità Europea per il settore agricolo e le infrastrutture in Sicilia. Segno lampante di grande inettitudine che ha portato come conseguenza commissari da Roma a Palermo per chiedere spiegazioni in materia. Pertanto alla luce anche di ciò, il Movimento dei Forconi procederà con la protesta, invitando calorosamente il popolo Siciliano a parteciparvi, compatto e unito.

Sono invitate tutte le categorie ad unirsi alla protesta di giorno 6 marzo 2012. Già diversi comuni hanno messo a disposizione dei cittadini dei pullman per potersi recare a Palermo senza dover sostenere le spese del viaggio. Nelle varie città e paesi la protesta potrà continuare con manifestazioni alle quali si invitano a partecipare studenti ed insegnanti; alla chiusura per un giorno delle attività commerciali in segno di adesione al Movimento. Per coloro che non potranno chiudere le attività si chiede di farsi partecipi alla protesta mediante saracinesche abbassate. Gli autotrasportatori non bloccheranno in alcun modo le strade ed i collegamenti ma lasceranno gli automezzi fermi nei depositi.
                                                                                                         


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