I CONTI ERANO A POSTO. IL SINDACO MENTE SAPENDO DI FARLO

L’azione peggiore che un Sindaco può mettere in atto è quella di mentire ai suoi concittadini. Ancora più grave se mente sapendo di farlo. Proprio quest’ultimo caso riguarda il Sindaco di Pozzallo, Giuseppe Sulsenti. In una nota farneticante, diffusa agli organi di informazione, Sulsenti parla di “buco” lasciato dalle precedenti amministrazioni per mascherare la sua incapacità amministrativa e la sua voracità spendereccia. Proprio lui, è appena il caso di ribadirlo perché è già noto a tutti, appena insediatosi nella carica di Sindaco di Pozzallo ha approvato il conto consuntivo della precedente amministrazione senza battere ciglio. Ciò significa  semplicemente una cosa: che i conti del comune erano a posto. Questa è la verità e sfidiamo chiunque a contraddirci. Parlare di buchi nel bilancio è come parlare di corda in casa dell’impiccato, visto che Sindaco, Giunta, Dirigenti e Revisori dei Conti hanno ricevuto un avviso di garanzia dalla Procura della Repubblica di Modica per falso ideologico aggravato e continuato. Secondo l’accusa avrebbero aumentato nei bilanci consuntivi, per gli anni 2008 e 2009, le entrate tributarie di circa 1,5 milioni di euro, somma che hanno dilapidato senza copertura finanziaria per spese correnti.

In parole povere, secondo la Procura, hanno creato un buco di 1,5 milioni di euro nelle casse del comune. Si tratta dell’ennesimo avviso di garanzia o rinvio a giudizio, perché ormai si è perso il conto di quanti siano in totale. Siamo davanti al primo cittadino più inquisito di Sicilia e forse dell’intera nazione. Con le sue vicissitudini giudiziarie ha sporcato in maniera indelebile l’immagine della città. Non è certo il Pd ad offendere i cittadini di Pozzallo, ma il Sindaco che mente loro e ne offende l’intelligenza con le sue baggianate. Abbiamo auspicato – e lo ribadiamo con forza – un ritorno alla situazione pre Sulsenti, quando Pozzallo era nota in tutta Italia ed all’estero per le sue spiagge, per l’accoglienza dei suoi abitanti, per la pulizia e l’arredo urbano. Nel farlo abbiamo soltanto ripreso gli umori che ormai da tempo manifestano i cittadini, gli stessi che a breve presenteranno il conto a questo Sindaco. Infine, ricordiamo al primo cittadino che il buon senso, così come il buon gusto, non si possono comprare: o li hai o ti metti da parte.

 

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