I CITTADINI NON DEVONO PAGARE PER IL RITIRO DEL VECCHIO ELETTRODOMESTICO

E’ stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 102 del 4 maggio 2010 il Decreto 8 marzo 2010 n. 65 che disciplina le modalità di gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) da parte dei distributori, degli installatori nonché dei gestori dei centri di assistenza tecnica di tali apparecchiature. In sostanza i soggetti sopra menzionati hanno l’obbligo del ritiro, a titolo gratuito, del vecchio apparecchio (frigoriferi, condizionatori, scalda-acqua, lavatrici, lavastoviglie, forni, cappe, ecc.) a fronte di un acquisto di uno nuovo equivalente e destinato ad un nucleo domestico. Con la pubblicazione del Decreto, che è entrato in vigore il 18 giugno scorso, ma era atteso da due anni, si sono raggiunti due scopi sicuramente di notevole interesse: un risparmio economico per i consumatori in quanto non dovranno più pagare nessun importo per lo smaltimento delle apparecchiature ed un incentivo a favorire la raccolta differenziata dei rifiuti elettrici ed elettronici in Italia. E’ opportuno segnalare che il distributore che non ritira, a titolo gratuito, l’apparecchiatura sostituita con una nuova, è punito con una sanzione pecuniaria. Il provvedimento normativo sicuramente favorirà un corretto rapporto con l’ambiente da parte dei cittadini coinvolgendo anche la distribuzione nella responsabilità della gestione di questa tipologia di rifiuti. Ovviamente i Comuni dovranno garantire la disponibilità di opportune aree definite “isole ecologiche” dove poter conferire tali rifiuti prodotti nel proprio territorio ed in tal senso l’ANCI ed il Centro di Coordinamento RAEE hanno stipulato un accordo per la definizione delle modalità di smaltimento dei rifiuti a livello nazionale.

 

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