A partire da oggi, 6 dicembre 2024, l’ASP di Ragusa ha implementato i nuovi codici colore per classificare le priorità d’urgenza nei Pronto Soccorso dei suoi tre presidi, in conformità con le indicazioni dell’assessorato regionale della Salute. I tradizionali codici Bianco, Verde, Giallo e Rosso sono stati sostituiti da una nuova classificazione, che include anche […]
I 21 biologi “eroi del covid” incontrano con i vertici Asp. Sono fuori perchè non previsti dalla pianta organica
06 Mar 2023 10:55
Erano “gli eroi del covid” ma ora sono rimasti fuori dai giochi. Sono 21 i biologi ragusani che erano stati reclutati per fronteggiare l’emergenza covid e che sono stati lasciati a casa con delibera n. 472 del 28 febbraio 2023. Una decisione presa dall’Asp che a sua volta ha seguito la direttiva della Regione Siciliana prevista dal decreto Milleproroghe.
In ogni caso, i vertici aziendali hanno sentito l’esigenza di interloquire con i biologi e infatti un incontro si è svolto il 3 marzo. All’incontro hanno partecipato tutti i biologi, il commissario Fabrizio Russo, il direttore sanitario dottor Raffaele Elia e il dirigente amministrativo dott.ssa Maria Sigona. Durante l’incontro sono stati spiegati i motivi del mancato rinnovo, nonostante Schifani avesse rassicurato tutti i sanitari. I biologi che dal 2018 rientrano nella categoria delle professioni sanitarie subiscono però un trattamento difforme rispetto alle altre categorie.
I BIOLOGI, UNA CATEGORIA DECISAMENTE SFORTUNATA
Dapprima subiscono un taglio netto delle ore, che passano da 38 a 19 fino alle 3 ore al 28 febbraio, per poi ritrovarsi alla porta. L’Asp di Ragusa ha ribadito l’importanza di questa figura professionale. Tra l’altro, ci sarebbe anche la possibilità di finanziarla ma purtroppo non è prevista dalla pianta organica.
La domanda rimane sempre la stessa: come può una pianta organica stilata in un periodo pre-pandemico, soddisfare le esigenze sanitarie in un periodo post pandemico?
La richiesta che la categoria muove a tutti i vertici sanitari e politici è l’attivazione, in campo regionale e nazionale, di procedure tali da permettere alle aziende sanitarie di rimodulare il fabbisogno organico. In ogni caso i biologi, supportati dalle sigle sindacali, non hanno intenzione di fermarsi: in settimana, infatti, è prevista una manifestazione contro questa decisione.
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