GRUPPO DONNE PD COMISO

 

“L’assessore alla pubblica istruzione, MariaRita Schembari, stupisce per la sua tacita remissività alle spregiudicate decisioni del sindaco”.

La portavoce del GruppodonnePd, Giusy Brullo, interviene sugli aumenti dei servizi a domanda individuale, nello specifico sull’aumento proposto per la refezione scolastica che graverebbe del 40% sulle famiglie comisane.

“ La Schembari non è nuova a queste decisioni perché già in tempi considerati non sospetti, aveva concordato con l’aumento del ticket per la refezione e l’introduzione del ticket per l’utilizzo dello scuolabus. A distanza di tre anni, è sotto gli occhi di tutti che gli aumenti introdotti ed avallati dall’assessore, non hanno contribuito minimamente a sanare le casse del comune, ma al contrario, hanno certamente contribuito a creare disagi alle famiglie dei bambini. Infatti, non è stato un caso se i fruitori dello scuolabus, da circa 600 che erano, con questa amministrazione sono diminuiti a 300. Non solo. Nonostante gli aumenti della refezione, si sono riscontrati ugualmente disservizi, periodi di mancata erogazione del servizio, e non si è riusciti a liquidare tutte le spettanze alla ditta fornitrice delle derrate. E non parliamo dei disservizi relativi al servizio scuolabus. Ora l’assessore ci ritenta. Avalla , tra i tanti provvedimenti tragici per la comunità, il contributo del 40% da parte delle famiglie, per il servizio di refezione scolastica. Al contempo però, ha provveduto a rinnovare banchi e sedie in alcune scuole di Comiso ed a impegnare somme per l’acquisto di nuovi libri per la biblioteca comunale. Non ci sarebbe nulla di sbagliato in questo, se le condizioni precarie delle casse comunali, ed il dissesto dichiarato,non imponessero delle priorità nelle scelte. Ma forse la Schembari ha reputato prioritario rinnovare il loock di alcune scuole, invece di sgravare le famiglie da un balzello pesante. O forse l’assessore non è a conoscenza del fatto che la refezione scolastica, è un servizio indispensabile e che pertanto non può gravare così tanto sulle famiglie che ne hanno bisogno? Nella delibera n° 95, non si evidenziano nemmeno degli aumenti secondo le fasce di reddito il che farebbe pensare che si procederà indistintamente. Ci aspettiamo dunque che l’assessore dia dei chiarimenti su come s’intenderà procedere a tutela delle famiglie meno abbienti e a tutela del diritto di usufruire di un servizio indispensabile”.

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