GRILLO VS. RENZI

20 Feb 2014 11:52

E’ il terzo incontro/scontro in diretta streaming tra una delegazione del M5S e un Presidente incaricato del PD… dopo la paziente accondiscendenza di Bersani, la sufficienza di Letta adesso è toccato a Renzi misurarsi in questo rito da albori di “terza repubblica”…

In fondo la diretta streaming  a questo serve, a rendere trasparente, rispetto ai cittadini che vogliano averne contezza, l’attività degli attori politici, ed anche il PD ha raccolto la sfida con le dirette delle direzioni nazionali, anche quelle di una certa gravità politica come quella che ha deciso l’avvicendamento tra Renzi e Letta alla guida del governo, in questo superando anche gli inventori (M5S) che invece ben si guardano dal trasmettere le assemblee dei loro parlamentari.

E si, perché a volte l’eccessiva trasparenza rende evidente che “il re è nudo”!

In questo caso la nudità è rappresentata dall’assenza di confronto.

Grillo sistematicamente evita il confronto: lo fa con i giornalisti che dice di volere evitare salvo poi a presentarsi davanti al teatro Ariston di Sanremo il giorno di inizio del Festival dove c’è la più alta densità di giornalisti al mondo per propinare il proprio sermone, ovviamente senza contraddittorio.

Lo ha fatto ieri impedendo a Renzi di proferire parola e rifiutandosi di ascoltare i propositi del nuovo governo (ovviamente opinabili e contestabili come sono tutti i programmi politici), ma che per essere confutati vanno prima espressi …

In effetti Grillo è stato coerente con la propria idea di non presentarsi alle consultazioni (lui e Casaleggio avevano espresso questo orientamento), ma è apparso poco rispettoso della sua base elettorale!

In effetti i due leader avevano prima, di fatto, “ricusato” i gruppi parlamentari, che si erano riuniti per decidere se presentarsi o meno alle consultazioni, appellandosi al giudizio del web; preso atto che gli aderenti si erano espressi in favore delle consultazioni Grillo, memore della figura fatta durante le consultazioni di Letta che aveva fatto apparire la delegazione del M5S come degli scolaretti discoli e inesperti, ha preteso di guidare la delegazione per “sabotare” l’incontro stesso rendendolo nei fatti inutile …

Come spiegare questo atteggiamento? credo che la risposta sia insita in ciò che Grillo stesso ha detto durante il (mancato) confronto.

Grillo ha infatti accusato Renzi durante la diretta streaming (confermando l’accusa anche davanti ai giornalisti) di avere fatto “copia incolla” di buona parte del programma del M5S, e ovviamente immaginava che Renzi su queste parti “sincrone” del programma avrebbe posto l’accento creando un certo imbarazzo nella delegazione pentastellata che davanti alle telecamere avrebbe dovuto comunque marcare la differenza (che sarebbe apparsa strumentale) per giustificare la propria opposizione “ad oltranza”… c’è da giurare che senza telecamere l’incontro sarebbe andato diversamente!

Lo streaming in questo caso ha avuto un effetto boomerang, lo stesso temuto dai gruppi parlamentari che tante volte (al di la dei proclami di principio) tengono le riunioni “a porte chiuse”.

Devo dire che l’effetto penalizzante dell’incontro per Grillo è stato anche amplificato da una parte dal sangue freddo di Renzi che evidentemente aveva messo nel conto l’atteggiamento provocatorio del contendente e dall’altra dalla sagacia fiorentina dello stesso Renzi che ha assestato durante lo scontro/incontro un paio di battute ben riuscite (“esci da questo blog” …”questo non è il trailer del tuo spettacolo” … “se hai difficoltà con le prevendite ti do una mano io”) che ha ampiamente compensato in modo lapidario l’effluvio di parole di Grillo; oltre che riguardo allo streaming anche su quest’altro campo si potrebbe dire che … “chi di battuta ferisce…”