È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
GLI ON.LI LEONTINI E RAGUSA DENUNCIANO PRECARIETÀ DEL PIANO RIORDINO OSPEDALIERO
23 Mar 2010 19:07
Nella segreteria politica di Ispica, gli On.li Innocenzo Leontini e Orazio Ragusa, hanno tenuto una conferenza stampa sul piano di riordino della rete ospedaliera regionale e sulle catastrofiche ripercussioni in provincia di Ragusa denunciando le precarietà, le incongruenze e le penalizzazioni che gli interventi previsti dagli attuali decreti assessoriali provocheranno sul comparto. L’On. Ragusa, ha ricordato ai giornalisti presenti le lunghe vicissitudini politiche che hanno preceduto l’approvazione dell’attuale legge del sistema sanitario siciliano, puntando l’attenzione sulle molteplici e svariate proposte avanzate dai deputati iblei a favore di azioni di “accorpamento” e contro i “tagli dei posti letto” stabiliti dall’Assessore alla Sanità Massimo Russo. Proposte e iniziative puntualmente non condivise e non recepite dall’Assessore che ha risposto, invece, adottando una politica di riduzione e di smantellamento dei piccoli presidi ospedalieri, noncurante di un tessuto sanitario locale che i deputati iblei conoscono benissimo e del quale risultano perfetti interlocutori.In particolare, se dovessero essere mantenuti i contenuti dal D.A. n. 0752/10 – nel quale si prevederebbe un ospedale di riferimento a Ragusa, due ospedali totalmente ridimensionati e collaterali quali il Maggiore di Modica ed il Guzzardi di Vittoria , e due ospedali riconducibili ad ambulatori ospedalieri, quali il Busacca di Scicli ed il Regina Margherita di Comiso – con un totale di 725 posti letto per acuti, assolutamente insufficienti ai fabbisogni dell’area iblea, e senza contare gli ulteriori ridimensionamenti previsti anche per i servizi sul territorio, si genererà una precaria offerta di salute rispetto ad una domanda che meritava di essere soddisfatta in modo più completo. Sulla stessa linea l’intervento dell’On. Leontini il quale ha dichiarato “stiamo assistendo ad una gestione commissariale del territorio che ruota intorno a ciò che dettano il Presidente Lombardo e l’Assessore Russo, i quali “occupano” il territorio mortificandolo. Nonostante tutte le interlocuzioni necessarie e il monito giornaliero con cui abbiamo seguito le azioni di intervento in tema di sanità in provincia di Ragusa – continua Leontini – si sarebbe dovuta prevedere una gestione coordinata di servizi dei vari nosocomi ed invece si è proceduto solo a colpi di clava rivolti agli ospedali e ai servizi, senza rispetto del territorio e dei suoi fabbisogni sanitari, disattendendo il valore primario della salute. Inoltre – sottolinea Leontini – allo smantellamento dei reparti di diagnostica, di radiologia, delle direzioni sanitarie, persino a Vittoria, alla chiusura delle oculistiche e alla riduzione dei posti letto in chirurgia e medicina, non corrisponde alcun potenziamento dei presidi territoriali, del PTA, dei PTE, dei PPI. Infine, la prospettiva di una “riconversione” degli ospedali di Scicli e di Comiso ad essere, in gran parte, strutture per la riabilitazione e la lungodegenza, quando sarà creata la rete delle RSA, farà perdere ai citati ospedali definitivamente quella quantità di posti letto utili a tenerli in vita. E’ veramente uno sfacelo! Si sarebbe potuto evitare tutto ciò – conclude il deputato – ascoltando il territorio, le indicazioni della conferenza dei sindaci, delle rappresentanze sindacali e degli operatori sanitari, a più riprese avanzate.Lo spirito con cui stamattina Leontini e Ragusa hanno concluso le loro dichiarazioni è stato quello di reagire ad un clima definito di “intimidazione all’interno” e di “mistificazione all’esterno”, profuso da coloro che intendono operare una forte penalizzazione del territorio ibleo con l’unico risultato di uno smantellamento dei servizi e di un accorpamento scriteriato.
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