GLI EX PRECARI DEL COMUNE DI RAGUSA

 

“Non vorremmo che lo sforzo prodotto dalla buona politica in materia di stabilizzazione del personale ed eliminazione del precariato, procedure avviate al Comune di Ragusa, grazie ai contenuti di una legge nazionale ai tempi del Governo Prodi, e portate avanti da tutti i partiti senza distinzione di appartenenza, sia vanificato da una maggioranza pentastellata contornata da qualche altro soggetto”. E’ quanto rilevano i componenti del circolo “Pippo Tumino” del Pd di Ragusa, ed ex consiglieri comunali, Gianni Lauretta, Peppe Calabrese e Sandro Tumino. “Condividiamo – dicono – la mozione portata in Consiglio da alcuni gruppi politici e la facciamo nostra. Ricordiamo che la battaglia per fare uscire dal precariato gli ex articolisti fu avviata dall’Amministrazione di centrosinistra, di concerto con le forze sindacali, nel 2003 e fu continuata da quella di centrodestra, con risultati straordinari e dando certezze economiche ai dipendenti stabilizzati, facendo sì che il Comune di Ragusa fosse, tra i pochi Comuni in Sicilia, a non avere neppure un precario. Riteniamo che oggi la problematica, dopo tutti gli sforzi compiuti, sia risolvibile senza dare vita a contenziosi di sorta anche perché parliamo appena di un’ora a settimana. Viene richiesto di passare da 35 a 36 ore settimanali. Una probabile vittoria dei lavoratori, nel contenzioso eventualmente aperto, potrebbe generare un debito fuori bilancio non indifferente che metterebbe in difficoltà  il bilancio del comune stesso. Auspichiamo che il sindaco abbia buon senso con la speranza che, presto, i lavoratori comunali possano avere le loro spettanze passate e future. Come circolo Pippo Tumino del Pd di Ragusa esprimiamo piena solidarietà ai lavoratori ex precari”.

 

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