Gli avvoltoi a Palazzo D’Orleans. Musumeci prende provvedimenti urgenti

Tra meno di un mese, in una delle gabbie di Villa d’Orleans, dovrebbero vedere la luce due piccoli avvoltoi della specie capovaccaio, che andranno ad aggiungersi agli altri quattro nati negli anni scorsi (nella foto). Un evento eccezionale, considerata la difficoltà per questi volatili a riprodursi in cattività ma, ormai, anche in natura.

Solo in Toscana esiste un centro di allevamento per il capovaccaio, un rapace particolarmente delicato e la cui riproduzione è messa sempre più a rischio dai mutamenti ambientali e dai nuovi metodi di gestione degli allevamenti poiché, oltre che di animali morti, si nutre principalmente della placenta delle mandrie. L’anno scorso, un’altra nidiata non andò a buon fine e adesso, per consentire alla femmina un periodo di cova tranquillo, i lavori nel Parco annesso al Palazzo in cui ha sede la presidenza della Regione Siciliana a Palermo, sono stati fermati, su disposizione del governatore Nello Musumeci, fino al 15 maggio.

Già da una settimana, infatti, le maestranze avevano fatto il loro ingresso nella Villa per l’avvio del restauro paesaggistico

Due i progetti finanziati dall’assessorato ai Beni culturali: il primo prevede il ripristino della pavimentazione di viali e sentieri per un totale di duemila metri quadrati; l’altro, invece, riguarda la sistemazione didattica e didascalica dell’intera segnaletica, che si riferisce a flora e fauna e delle mappe dei percorsi interni. Chiuso da oltre un anno, dopo che la Prefettura aveva disposto l’adeguamento degli impianti di sicurezza, il Parco d’Orleans potrà riaprire al pubblico in estate.

Il governatore, nel sottolineare come il sopraggiunto stop ai lavori sia stato consigliato dagli zoologi che si occupano delle specie ospitate nel parco, assicura che durante i lavori «saranno assunte tutte le precauzioni indispensabili per salvaguardare gli animali e le piante». Musumeci annuncia anche un intervento per aumentare il comfort dei visitatori. «E’ in fase di progettazione – dice – la realizzazione all’interno del Parco di alcuni edifici da adibire a bookshop e caffetteria, un’area di ristoro che consenta una piacevole sosta».

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