GIUSTE LE RAGIONI DELLA PROTESTA

«Le proteste di questi giorni si fondano su alcune buone ragioni che vanno comprese a fondo e sostenute, sono semmai alcune modalità  utilizzate che vanno stigmatizzate. La politica deve saperle interpretare senza strumentalizzarle a fini partitici, ritrovando un dialogo con i siciliani, che altrimenti finiranno per disprezzare la politica, i politici e le istituzioni. Occorre impedire questo corto circuito, evitare che i risentimenti e le frustrazioni siano il viatico per iniziative pericolose ed incontrollabili, la politica dunque non abbandoni la gente al suo destino e non lasci libero uno spazio che non deve essere lasciato ad interessi particolari o, peggio ancora, mafiosi. L’aula già  martedi deve occuparsi di questo enorme disagio che ha dato vita ad una protesta senza precedenti, tanto dura che ha prodotto danni anche alla Sicilia. L’Ars deve entrare subito nell’argomento e, se è necessario continuare a mettere in ordine i nostri conti, ridurre gli sprechi e dare segnali forti di coerenza.

 

Occorre anche che il Presidente della Regione abbia un mandato preciso dopo i fatti registrati questa settimana, e la forza se possibile di tutta la Sicilia per chiedere ai poteri romani, oggi governati da Monti, tutto quel che è giusto avere, compresa la defiscalizzazione dei carburanti prodotti in Sicilia. Altrimenti la mobilitazione potrà e dovrà  essere generale, non più in Sicilia, perchè non dobbiamo essere autolesionisti, ma a Roma, in migliaia, con i politici non in testa ma in mezzo agli altri».

 

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it