GIUSEPPE ALTICOZZI: RISCOPERTA DI UN ANARCHICO MODICANO

Sarà  con una conferenza, in programma per sabato 23 febbraio alle ore 18.30 nei locali della Società Operaia (Corso Umberto I, 157) , “Giuseppe Alticozzi a cinquant’anni dalla morte. Riscoperta di un anarchico modicano”che Pippo Gurrieri, direttore responsabile del noto mensile anarchico Sicilia Libertaria e del Clandestino con permesso di soggiorno e Giovanni Criscione, storico e giornalista, renderanno omaggio alla memoria di Giuseppe Alticozzi nel cinquantesimo anniversario della sua morte.

L’evento è organizzato dal mensile Il Clandestino con permesso di soggiorno nell’ambito di Ante Festival 2013  – una serie di appuntamenti culturali aspettando il V° Festival del Giornalismo ¨C in collaborazione con Inpress ufficio stampa.

Pippo Gurrieri e Giovanni Criscione, con i loro studi hanno riportato alla luce la figura pressoché dimenticata dell’anarchico modicano, tratteggeranno la vita e le opere di Giuseppe Alticozzi: figlio di Raimondo ed Emanuela Cataldi, emigrò giovanissimo negli Stati Uniti d’America, dove  si avvicinò al movimento anarchico, che faceva proseliti negli ambienti dell’emigrazione italiana. Espulso nel 1922 per aver manifestato a favore della scarcerazione di Sacco e Vanzetti, tornò a Modica. Vessato dai fascisti, espatriò clandestinamente in Francia, e lì entrò in contatto con Paolo Schicchi (il carteggio tra i due è conservato nell’Archivio storico degli anarchici siciliani).

 Arrestato a Ventimiglia per il sospetto di complicità nell’attentato di Lucetti a Mussolini, Alticozzi conobbe, negli anni del fascismo, le persecuzioni, il carcere e il confino (1941). Alla caduta del fascismo, si impegnò a rifondare il movimento anarchico. Nel 1946 promosse la nascita del gruppo “29 maggio 1921” aderente alla Federazione anarchica della Sicilia Sud Orientale (Fasso), di cui divenne delegato capo.

Fu un infaticabile animatore del movimento libertario, guidando le proteste popolari per il lavoro, gli alloggi popolari e per il miglioramento delle condizioni di vita nei quartieri poveri della città sino alla morte (11 febbraio 1963). 

Nel corso della conferenza i relatori illustreranno la proposta di intitolazione di una Via all’anarchico modicano.

 

 

 

 

 

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