La denuncia arriva dalle consigliere comunali di opposizione Caterina Riccotti e Consuelo Pacetto. E’ la storia che si ripete da anni. L’Istituto di Istruzione superiore “Don Milani” sito al villaggio Jungi è in sofferenza per la carenza di spazi, di classi dove spalmare gli alunni che frequentano la scuola. “Anche quest’anno, gli alunni si trovano […]
Giovane donna “salvata” da guardia giurata-angelo custode. La commovente storia a Vittoria
05 Set 2017 10:34
Durante la notte scorsa una guardia particolare giurata dell’Istituto di Vigilanza LA SICUREZZA srl di Vittoria, in servizio di vigilanza ispettiva, teleallarme e pronto intervento, notava in una strada di campagna nel territorio di Acate, una giovane ragazza con una bambina in braccio che camminava lungo il ciglio della strada, al buio.
Considerato il luogo isolato e l’ora tarda, allertava la Centrale Operativa H24 dell’Istituto di Vigilanza, e si fermava; la ragazza, presumibilmente di nazionalità rumena, lo informava che la bambina neonata di una settimana, che piangeva in braccio, necessitava di urgenti cure mediche e che aveva chiesto al 118 l’intervento dell’ambulanza, ma non era ancora arrivata.
La GpG informava nuovamente la C.O. dell’Istituto di Vigilanza, che provvedeva a contattare il servizio 118 e l’operatore confermava di aver ricevuto la richiesta di soccorso, che l’ambulanza era uscita, ma non riusciva a localizzare il luogo dove intervenire.
A questo punto, anche la giovane donna iniziava a piangere dalla disperazione, e considerata l’urgenza di prestare il soccorso, provvedeva personalmente ed immediatamente ad accompagnare la donna e la neonata al pronto soccorso dell’Ospedale di Vittoria, per essere affidata alle cure dei sanitari.
Successivamente, dopo l’attesa in pronto soccorso, la bambina veniva dimessa, e vista l’assenza di parenti, la giovane madre informava la Guardia Giurata che i medici gli avevano prescritto dei medicinali per la piccola, ma lei non aveva denaro per acquistarli; mosso a compassione dagli eventi, di conseguenza, la G.p.G., si recava nella farmacia di turno e acquistava le medicine necessarie, per farne dono alla ragazza per le cure della neonata.
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