Ghost Trash a Vittoria, condanne per 43 anni di carcere.

Condanne per oltre 43 anni di carcere nei confronti di 9 dei 17 imputati nel processo “Ghost trash”, scaturito dall’operazione scattata nel 2017 a Vittoria. E’ caduta la contestazione dell’associazione mafiosa nella sentenza pronunciata dal tribunale di Ragusa. Secondo l’accusa, l’associazione avrebbe avuto come fine il controllo del mercato nel settore della realizzazione di imballaggi per i prodotti dell’ortofrutta, l’intestazione fittizia di imprese e il traffico illecito di rifiuti in uno scenario riferibile al clan stiddaro dei Carbonaro Dominante a vantaggio del quale sarebbero stati compiuti i reati. Le richieste di pena superavano i 100 anni per i 17 imputati che hanno scelto il rito ordinario mentre sono ancora in attesa di sentenza altri 5 imputati che hanno scelto il rito abbreviato.

Nove anni di reclusione a Giombattista Puccio (18 quelli richiesti dall’accusa); 4 anni per Luigi Puccio (richiesti 11 anni e 6 mesi); 6 anni e 6 mesi per Giovanni Puccio (richiesti 13); 5 anni e 6 mesi per Salvatore Asta (11 anni e 6 mesi richiesti); 5 anni e 6 mesi per Giuseppe Buscema (10 anni la richiesta del pm); 3 anni e 4 mesi di reclusione per Giovanni Marceca (5 anni richiesti); 3 anni a Giuseppe Marceca (richiesti 6); 2 anni e 9 mesi per Salvatore Monachelli (chiesti 5); 3 anni e 10 mesi per Benedetto Puccia (chiesti 5). Gli imputati sono stati anche condannati al pagamento delle spese processuali e al pagamento delle spese di mantenimento in carcere per chi e’ detenuto “in ordine ai medesimi reati”. Non luogo a procedere per Giombattista Puccio, Giuseppe Buscema, Salvatore Pisani, Carmelo Voca, Giovanni Marceca, Giuseppe Marceca, Gianni Di Martino, Luigi Alabiso, Carmelo Pluchinotta, Salvatore Asta, Giovanni Puccio, Salvatore Monachelli, Salvatore Cicirello, Giuseppe Di Martino, e Benedetto Puccia, in ordine alle contravvenzioni per una serie di trasporti di rifiuti perche’ i reati si sono estinti. Assolto Giombattista Puccio per 416 bis, associazione mafiosa, per non avere commesso il fatto e per l’associazione semplice in ordine al traffico dei rifiuti e da una serie di intestazioni fittizie perche’ il fatto non sussiste. Assolti Giovanni Puccio, Salvatore Asta, Giuseppina Puccio, Giuseppe Buscema per alcune intestazioni fittizie perche’ il fatto non sussiste. Assolto dal reato associativo semplice per il traffico di rifiuti Luigi Puccio per non avere commesso il fatto; assolti da intestazione fittizia di beni perche’ il fatto non sussiste Salvatore Asta e perche’ non costituisce reato Zaira Scribano. Salvatore Pisani e Carmelo Vona sono stati assolti con la formula di “non avere commesso il fatto e comunque perche’ esso non costituisce reato dal capo di imputazione che riguarda attivita’ organizzate nell’ambito del traffico di rifiuti. Con lo stesso dispositivo il Tribunale ha disposto l’immediata scarcerazione di Giombattista Puccio “se non detenuto per altra causa”.

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