GEMELLATE IL 25 GIUGNO SCORSO LE COMUNITA’ DI RAGUSA ED ACITREZZA NEL SEGNO DEL PATRONO SAN GIOVANNI BATTISTA

Quando si condivide non solo una fede, ma anche una forte vicinanza ad una figura santa che sa come portarci a Cristo, nasce qualcosa di veramente speciale. E’ ciò che è stato vissuto lo scorso 25 Giugno, quando il Comitato e i Portatori del Fercolo di San Giovanni Battista, patrono di Ragusa, si sono recati ad Acitrezza (CT) per il gemellaggio con la comunità locale, in occasione dei festeggiamenti giovannei nel comune rivierasco.

Un incontro preceduto, nei giorni addietro, da altrettanti momenti importanti vissuti con la comunità di Chiaramonte Gulfi, con cui il gemellaggio è stato effettuato l’anno scorso e che si è rinnovato nel 2013 nel corso di diverse fasi dei festeggiamenti nel comune montano, tra cui la storica accoglienza della reliquia proveniente dalla città di Rapagnano, con tutta Ragusa presente.

L’incontro di Acitrezza, come detto, si è svolto nel corso della giornata finale dei festeggiamenti celebrati nel paese etneo, particolarmente caratteristici e sentiti. La delegazione ragusana è stata accolta in Piazza delle Scuole da tutta la comunità, accompagnata dal Corpo Bandistico “M. Virgillito – Città di Catania” che ha dato una atmosfera particolarmente festosa al momento che si stava vivendo. Successivamente, le due comunità, con in testa i relativi gonfaloni, hanno percorso alcune vie della città per giungere all’interno della chiesa parrocchiale. Qui è avvenuta la fase “formale” del gemellaggio: un momento comunitario di preghiera, la donazione da parte dei ragusani del cuore d’argento – che è stato sistemato sul venerato simulacro, i canti degli inni e le rispettive e diverse acclamazioni dei devoti al Santo Precursore. 

Discorsi di benvenuto del parroco di Acitrezza, don Giovanni Mammino, e di Simone Digrandi per il comitato dei festeggiamenti ibleo, che ha portato il saluto della delegazione presente. Nei due interventi, è emerso un concetto molto chiaro: due realtà con contesti urbani profondamente diversi, e altrettante modalità di svolgimento delle celebrazioni in onore del Battista, condividono la stessa missione: avvicinare ancora di più i propri concittadini al momento spirituale, fare della festa patronale un momento di aggregazione tramite il quale riscoprire la propria essenza e la propria fede.

Terminato questo momento, il gruppo ibleo ha preso parte ai festeggiamenti. In un clima di gioia e di festa, le due comunità hanno vissuto insieme l’uscita del simulacro, la festosa processione per le vie della città, lo spettacolo pirotecnico finale, il momento finale della “velata” di San Giovanni. Da sottolineare la particolare e calorosa accoglienza ricevuta dalla comunità trezzota, che in ogni momento è stata insieme ai ragazzi iblei, trascorrendo un pomeriggio e una serata a raccontarsi e condividere.

Al gruppo di Ragusa, inoltre, sono stati dedicati due spazi all’interno della lunga diretta web della festa realizzata dal Centro Studi Acitrezza. Tramite due interviste, i ragazzi del Comitato hanno parlato della loro esperienza e dell’importanza del web nell’ambito di una festa patronale.

La comunità etnea ricambierà la visita nel corso dei festeggiamenti ragusani, il 27 Agosto prossimo.

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