GARA DURA A CATANIA PER IL TEAM BIKE

CATANIA – Un tracciato molto duro. Forse più del previsto. Tanto è vero che ne è venuta fuori una vera e propria ecatombe, sportivamente parlando. Numerosi, infatti, i ritiri al Catania Mtb cup che si è corso domenica scorsa nel suggestivo percorso del Parco Gioeni. Ma non è stata una missione fortunata per i colori del Team Bike Ragusa che ha fatto registrare ben quattro ritiri per guasti meccanici e forature. Sono stati costretti a dare forfait, già nelle battute iniziali della competizione, Ludovica Gurrieri, che ci teneva parecchio a ben figurare e che, però, nulla ha potuto contro le avversità, Lorenzo Farnisi, Niccolò Lissandrello e Federico Campo. “Una vera e propria giornata storta, di quelle che possono anche succedere a volte – commenta il presidente del Team Bike, Franco Massari – mi dispiace soprattutto per i ragazzi perché so con quanta attenzione avevano preparato la competizione e ci tenevano ad arrivare sino in fondo per macinare ancora chilometri dopo la prima prova di Coppa Sicilia. E, invece, sono stati costretti a rivedere i loro piani. E comunque si alleneranno nei prossimi giorni anche per affrontare al meglio evenienze come questa che, in una gara di mountain bike, possono anche starci”. La missione catanese, ad ogni modo, non è stata del tutto infruttuosa per il gruppo ragusano. Che, infatti, ha piazzato al secondo posto Marcello Crescione e al quarto Tommaso Capodicasa tra gli Allievi di primo anno. Anche il tecnico Roberto Distefano, tra i Master 5, sebbene non sia ancora al top della condizione, si è difeso in maniera convinta ed è riuscito, comunque, a piazzare un quarto posto che serve da incoraggiamento per le prossime prove di Coppa. “La nostra squadra – afferma ancora Massari – si è dimostrata, nonostante le avversità, all’altezza della situazione anche perché ben assortita e ha cercato di rispondere al meglio alle difficoltà del momento. E’ chiaro che avremmo sperato in risultati ancora migliori ma dobbiamo accontentarci e fare di necessità virtù. Ad ogni modo, queste sono esperienze che servono per il futuro, per cercare di affrontare al meglio le nostre prossime sfide”.

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