Furbetti del vaccino: anche il capo del Genio Civile di Ragusa e i suoi familiari. In tv su La7 i vaccinati saltalista dicono: “Non ci sentiamo in colpa”

Ancora un polverone mediatico sui furbetti del vaccino in provincia di Ragusa. La trasmissione PiazzaPulita in onda su La7 è tornata ad occuparsi della vicenda con una seconda puntata del servizio realizzato da Alessio Lasta. E quello che salta all’occhio, in questa seconda puntata, è che la Regione Sicilia, che ha tanto contestato i furbetti del vaccino e tra loro anche i medici in pensione che si sono fatti vaccinare anche se non esercitano, ha deciso da qualche giorno che invece anche i medici pensionati si possono vaccinare. Probabilmente visto che i casi sono stati tanti e che non forse semplice arginare le “conoscenze” dei medici in pensione, hanno preferito rendere legale questa possibilità. Insomma non saranno più considerati imbucati. E così, come racconta Lasta nel suo servizio, da qualche giorno,  sul suo sito internet, può fare domanda anche il personale medico in quiescenza. L’inviato ha intervistato anche il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, medico pensionato da circa un anno e mezzo. Lui è stato chiamato dall’Asp ed è stato vaccinato l’8 gennaio ma la richiesta formale di vaccinazione sarebbe stata poi presentata una decina di giorni dopo, forse perché, dopo il polverone suscitato soprattutto a Scicli, l’Asp ha deciso di fare un po’ di ordine, anche con tanto di carte scritte.

Tra i vaccinati, infine, anche un alto funzionario della Regione e capo del genio civile di Ragusa. “Non le è venuto lo scrupolo di togliere dosi a chi ne avrebbe avuto bisogno?”, gli ha chiesto Alessio Lasta. Risposta: “No, assolutamente no. Io non ce l’ho questo scrupolo. Deve distinguere tra etica e morale. E moralmente non mi sento in colpa”. Anche la figlia ammette: “Sono stata vaccinata dichiarando di non essere personale sanitario”. Finora non hanno avuto la seconda dose. E a quanto sembra non la riceveranno, come ha detto il governatore regionale.

Presente in trasmissione, infatti, anche il presidente Nello Musumeci, che commenta l’inchiesta di PiazzaPulita sui “furbetti del vaccino” e conferma la scelta di non concedere la seconda dose, anche se questo significa nei fatti sprecare la prima dose, come più volte viene fatto notare sia in studio, da giornalisti e dal viceministro Sileri, che sui social. Ma Musumeci parla di scelta giusta ed etica:  “Abbiamo scelto la linea del rigore. I furbetti hanno bisogno di segnali forti che possano servire anche da deterrenza per gli altri. Quindi niente richiamo”.

Dallo studio conduttore e giornalisti ricordano che se i “furbetti del vaccino” hanno ricevuto il vaccino è perché qualcuno glielo ha permesso. “La responsabilità non è solo di chi ci è andato, ma anche di chi ha inoculato la dose di vaccino” ricorda Alessio Lasta che aggiunge: “Il vaccino è un bene pubblico, sprecarne le dosi è fare un torto a coloro che stanno davvero nella prima linea delle terapie intensive. Che come abbiamo documentato, spesso non l’hanno ottenuto”.

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