Fumarole e inquinamento: vertice in Prefettura

Problema delle fumarole in primo piano in provincia di Ragusa. Un vertice, convocato dal Prefetto Giuseppe Ranieri si è svolto questa mattina in prefettura. Vi hanno partecipato alcuni sindaci (Peppe Dimartino di Santa Croce Camerina e Francesco Aiello di Vitttoria) della zona interessata al fenomeno della combustione delle materie plastiche dismesse dalle serre, che inquinano fortemente il territorio ibleo, alcuni amministratori, alcuni comandanti della Polizia municipale, della Polizia provinciale, i rappresentanti del Conai, di Coldiretti e di altre organizzazioni

Nodo irrisolto di cui si parla da anni il problema delle fumarole è diventato prioritario per il territorio anche per i forti rischi per la salute.

Chiesto un censimento delle aziende e un piano per lo smaltimento

Il Prefetto Ranieri ha chiesto un censimento delle aziende che insistono nel territorio ed ha domandato quale sia l’esatta portata del fenomeno. Al contempo, ha chiesto di approntare un piano che permetta lo smaltimento. Ad oggi, in provincia di Ragusa non vi sono centri autorizzati che prelevino le plastiche inquinate (plastica nera e manichetta) nelle aziende e che lo avvii verso lo smaltimento. Altro problema, quello della cosiddetta “fratta”, cioè i rifiuti vegetali che però sono inquinati. Inoltre, in mezzo ai rifiuti vegetali rimane il filo in plastica le clips di plastica di sostegno della pianticella.

La riunione è stata aggiornata. Vi sarà tempo due settimane per proporre delle soluzioni.

Francesco Aiello lancia l’allarme su possibili traffici illeciti di rifiuti

Nel frattempo, il sindaco di Vittoria Francesco Aiello ha lanciato l’allarme anche per la possibilità che in provincia di Ragusa approdino rifiuti speciali provenienti da altre province per lo smaltimento illegale.

Riccardo Zingaro, rappresentante dell’Oipa e delle associazioni ambientaliste, ha detto: “Non si può lasciare solo il produttore di fronte a questo problema. Devono essere approntate delle soluzioni e realizzare un centro per la raccolta delle plastiche, con mezzi che siano autorizzati alla raccolta e al trasporto di rifiuti speciali”.

Il problema dei rifiuti speciali e della plastica dismessa dalle serre che viene bruciata a campo aperto apre uno squarcio sulla difficoltà di trovare soluzioni adeguiate-. Soluzioni che non possono essere lasciate al singolo produttore perché deve essere proposto un sistema virtuoso che permetta una soluzione. La riunione è stata aggiornata. Si tornerà a sedersi alla ricerca di soluzioni concrete.

foto: repertorio

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