FRANCESCO AIELLO: UN FIUME CONTRO IL…”POTERE”

La telefonata  mattutina del vostro cronista per un comunicato a difesa dalle accuse lanciate contro l’assessore regionale all’agricoltutra Francesco Aiello (“Ciccio” per gli amici) lo ha trovato arrabbiatissimo per le ultime vicende sia dell’Ospedale di Vittoria che per della Cooperativa “Rinascita”. Richiesto di un comunicato-documento o di una intervista registrata Aiello (cui va dato atto di un lavoro immenso che sta svolgendo all’assessorato sia per l’agricoltura che per la pesca) diventa un fiume in piena rimandando ai mittenti tutte le critiche e anzi, lanciando egli accuse  puntuali con nomi e cognomi sulle responsabilità di tante azioni nefaste per il territorio.
A cominciare dall’ospedale di Vittoria un tempo “un fiore all’occhiello della sanità non solo ragusana ed ora ridotto ad un ambulatorio con devastanti iniziative di “macelleria sanitaria” e svendita di reparti ospedalieri. Chiederòb-aggiunge- al mio collega assessore alla sanità di rivedere  assieme al muovo Manager-Commissario straordinario dell’Asp di rivedere tutta la organizzazioine della sanità provinciale ragusana e, siccome non sono un uomo di potere (sottolineato tre volte, ndr.) farò ferro e fuoco in caso negativo”.
Altro argomento, come dicevamo, per la Cooperativa Rinascita per la quale le parole di Aiello, se possibile, sono ancora poù dure e coinvolgono più uomini, più strutture, più organismi rappresentativi. “Per la Rinascita- grida l’assessore- si è superato ogni limite. I giuochini e le farse sono state e sono all’ordine del giorno. Quando i Commissari facevano comodo, viva i commissari, quando invece non piacevano, dai ai Commissari mentre i produttori e tutto il comparto vanno a rotoli ed attraversano una crisi profonda e irreversibile se non si lavora tutti per lo stesso obiettivo. Ne sa qualcosa l’avv. Lombardo che cerca disperatamente unanimità di consensi. Al mio collega assessore alle attività produttive chiederò prestissimo e con forza di venire a capo di questa situazione e procedere almeno alla soluzione dei problemi più macroscopici della vicenda. Agli uomini di potere (e tu sai che io non lo sono affatto) chiedo di porre fine ai giuochi politici in ogni campo delle attività del nostro territorio e di lavorare invece per lo sviluppo facendo ognuno la propria parte”.
Come dargli torto, ma per far ciò ci sono già pronti i critici “estremi” di Aiello.

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