Francia, Gran Bretagna e Spagna alzano il livello di attenzione sanitaria per la diffusione di una pericolosa ondata di influenza stagionale particolarmente aggressiva, ribattezzata dagli esperti “super influenza”. Si tratta del virus H3N2, uno dei principali ceppi influenzali, che quest’anno si presenta con un sottotipo mutato, noto come “K”, capace di diffondersi più rapidamente e […]
Fondi comuni d’investimento, nel ragusano impiegato 1 miliardo di euro
11 Lug 2025 15:51
I siciliani riscoprono l’investimento, ma con passi ancora timidi rispetto al resto d’Italia. Sono circa 454 mila gli isolani che hanno scelto di affidare i propri risparmi ai fondi comuni di investimento, per un totale che sfiora i 19 miliardi di euro. Lo certifica il report annuale di Assogestioni, la principale autorità che monitora il risparmio gestito in Italia.
Un dato in crescita (+5% in un anno), che segnala una maggiore propensione a diversificare e valorizzare il proprio patrimonio. Ma che, allo stesso tempo, evidenzia un ritardo preoccupante: solo il 9,5% dei siciliani investe in questi strumenti finanziari. Peggio fa soltanto la Sardegna. Per fare un confronto, in Emilia Romagna, capofila della classifica nazionale, a puntare sui fondi comuni è quasi un terzo della popolazione.
Palermo regina degli investimenti, Trapani la più fiduciosa
A livello provinciale, Palermo si conferma la capitale finanziaria dell’Isola con 5 miliardi di euro investiti nei fondi, seguita da Catania (4 miliardi) e Messina (2,6 miliardi). Ma è Trapani a distinguersi per l’incidenza: l’11,2% dei residenti ha scelto i fondi comuni, anche se con un investimento medio più basso (34 mila euro contro i 46 mila di Palermo e i 52 mila della media nazionale).
Ragusa si ferma a 1 miliardo, mentre in coda alla classifica ci sono Caltanissetta (932 milioni) ed Enna (523 milioni).
Fondi comuni: occasione o rischio?
I fondi comuni raccolgono capitale da più risparmiatori per investirlo in maniera diversificata – in azioni, obbligazioni, liquidità o immobili – offrendo così una protezione più ampia rispetto ai rischi del singolo investitore. Il trend è in crescita in tutta Italia, ma in Sicilia l’approccio resta ancora cauto, quando non diffidente.
Secondo Assogestioni, il limite principale rimane l’assenza di educazione finanziaria diffusa. Molti siciliani – nonostante un patrimonio spesso consistente – continuano a lasciare i propri risparmi fermi sui conti correnti, rinunciando a farli fruttare in modo efficace.
Eppure i segnali di cambiamento ci sono: oltre 24 mila nuovi investitori si sono affacciati a questo mondo tra il 2023 e il 2024. È un piccolo balzo in avanti, ma sufficiente a dimostrare che la fiducia cresce, anche grazie alla maggiore diffusione di strumenti digitali, consulenze accessibili e piattaforme fintech.
© Riproduzione riservata