FLOROVIVAISMO DELL’AREA IBLEA IN DIFFICOLTÀ

Il presidente del sindacato provinciale vivaisti, Enzo Maugeri, ha avuto modo di incontrare, assieme agli altri colleghi di settore di tutta la Sicilia, l’assessore regionale alle Politiche agricole, Elio D’Antrassi. A quest’ultimo è stata esposta la situazione dell’area iblea che, negli ultimi anni, ha conosciuto uno sviluppo positivo riguardante la produzione nel florovivaismo, grazie soprattutto alle aziende con a capo giovani imprenditori che si sono messi in evidenza migliorando le qualità produttive. Le oltre 100 aziende strutturate in circa 350 ettari di coltivazione sia in serre che in campo di piante e fiori si distinguono, nello specifico, su eccellenti prodotti come: palmizie, cactacei, piante fiorite, piante mediterranee, piante ornamentali da interno, che esportano, allo stato attuale, in vari Paesi mediterranei e del Nord Europa, prospettando, in futuro, di incrementare i rapporti con altri Paesi del Mediterraneo e dell’Est Europa. “All’assessore – chiarisce Maugeri – abbiamo evidenziato come, purtroppo, oggi l’intero settore stia facendo i conti con un periodo di crisi profonda che sta mettendo le aziende in ginocchio. Ad accentuare la crisi, la scarsa o quasi inesistente vendita di palmizie, punto forte della produzione nell’area iblea e non solo, dovuta alla psicosi punteruolo rosso, questione che si protrae ormai da diversi anni senza che alcuna istituzione, nazionale o regionale, abbia preso provvedimenti idonei, aiutando le aziende in difficoltà. Ecco perché abbiamo chiesto che ci vengano riconosciuti i danni provocati dal punteruolo rosso, magari sotto forma di sgravi fiscali alle aziende produttrici di palmizie”. Maugeri ha poi parlato della questione infrastrutturale che anche per le imprese del settore costituisce un notevole handicap, penalizzando nei trasporti e nei collegamenti con il resto del Paese. “Possiamo dire che la differenza tra noi e il Nord Italia è anche questa – aggiunge Maugeri – Il Nord alza la voce perché non vuole le infrastrutture, noi, invece, alziamo la voce per ottenerle le infrastrutture, dall’aeroporto di Comiso al raddoppio di carreggiata della Ragusa-Catania”. Con l’assessore D’Antrassi è stato già programmato un altro incontro che coinvolgerà, oltre a quella di Ragusa, anche le aree di Messina, Trapani e Catania.

 

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