Festa PD: confronti aperti e buona partecipazione. Oggi le conclusioni con Dipasquale e poi Barbagallo

Buona partecipazione, considerata anche la contemporaneità dei vari appuntamenti in tre location diverse, e molti confronti sui temi più caldi, sia politici che di attualità, come il covid, sia in ambito nazionale che regionale. Ieri la prima giornata della Festa regionale dell'Unità a Marina di Ragusa ha permesso di approfondire temi con ospiti nazionali, da Francesco Boccia a Nicola Oddati, a Paola De Micheli, a Giuseppe Bianca, ai rappresentanti regionali come il capogruppo Giuseppe Lupo e il parlamentare ibleo Nello Dipasquale. 

Una festa tra la gente e per la gente ma con il distanziamento dovuto al covid e con la riduzione del programma almeno per la parte ricreativa, niente spettacoli, niente stand gastronomici che hanno da sempre caratterizzato le feste dell'Unità. "Purtroppo non è possibile – commenta l'on. Nello Dipaquale che si è speso affinché l'appuntamento regionale si svolgesse proprio a Marina di Ragusa con l'obiettivo di accendere i riflettori sulla realtà iblea – abbiamo dovuto limitare accessi ed appuntamenti ma abbiamo registrato buona partecipazione e in molti appuntamenti anche il tutto esaurito rispetto alle disponibilità. Dibattiti intensi e confronti aperti, guardando ai giovani, al lavoro, all'economia, alla riqualificazione delle città, ma anche all'attuale complessa situazione dovuta alla pandemia e dunque anche ai problemi che ne comporta dal punto di vista sociale ed economico. Riflessioni e spunti che tutti noi parlamentari assieme ai vertici regionali e nazionali del partito, porteremo nelle agende sia di governo che nei confronti che avvieremo laddove siamo opposizione. Il PD ritorna in piazza e ritorna tra la gente ed è il messaggio che più di tutti abbiamo voluto lanciare nonostante le limitazioni anticovid". 

E sulla Sicilia che quasi sicuramente passerà in zona gialla hanno parlato in tanti e tra loro anche il segretario regionale del PD, Anthony Barbagallo che ha accusato il Governo regionale di non saper gestire l'emergenza pandemia. “L’imminente zona gialla poteva essere evitata con provvedimenti tempestivi e con un governo responsabile. Credo che tutto quello che non serve alla Sicilia è quello che ha messo in campo il governo Musumeci. E purtroppo arriverà una misura che condanna l’economia siciliana e che poteva essere evitata”, ha detto il segretario regionale Barbagallo. “Siamo molto preoccupati e anche di questo parleremo nel corso dei dibattiti qui a Marina di Ragusa: è veramente ora  – ha aggiunto Barbagallo – che la Sicilia cambi marcia, la Regione si merita un governo diverso”. “Il Partito Democratico è per le vaccinazioni  – ha concluso – proseguito Barbagallo – e per una migliore organizzazione del sistema vaccinale, proprio quello che è mancato in Sicilia tra ritardi, annunci, confusione,  misure inadeguate e qualche scandalo”.
Oggi la seconda e ultima giornata con tanti ospiti e le conclusioni finali. Sui social la diretta facebook per seguire i vari appuntamenti. Alla rotonda alle 18.30 si parlerà di “Emergenza incendi: gli errori di Musumeci e le proposte del Pd” con Giuseppe Antoci, Antonio Ferrante, Gandolfo Librizzi, Caterina Mercante e Luca Orlando. Seguirà, dalle 20, il confronto dal titolo “Il Pd a difesa dei Comuni” con Sebastiano Cappuccio, Piero De Luca, Ivana Castello, Antonello Cracolici e Marco Guerriero. 

Tre gli appuntamenti presso lla delegazione comunale di via Brin: alle 15.30 “La crisi del sistema rifiuti in Sicilia”; alle 17 un confronto tra federazioni provinciali, i titolari dei dipartimenti regionali e giovani democratici per un nuovo modello di partito; alle 18.30 “Next Generation Gd – Giovani Democratici Sicilia”. Anche la Terrazza del porto ospiterà diversi momenti di confronto a partire dalle 18 quando Giuseppe Berretta, Caterina Chinnici, Nello Dipasquale e Fabio Venezia parleranno di “Beni confiscati alla mafia: opportunità e prospettive”. Alle 19.30 il confronto sulla sanità siciliana, parteciperanno Michele Catanzaro, Franco De Domenico, Baldo Gucciardi, Alfio Mannino e Mariagrazia Scuderi. Poi la chiusura con Barbagallo 

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