FERMATO L’ENNESIMO MOTOPESCA CHE EFFETTUAVA LO STRASCICO SOTTOCOSTA

Continua senza sosta l’attività di controllo della Capitaneria di Porto di Pozzallo contro l’esercizio della pesca a strascico abusiva sottocosta.

Infatti, anche nella mattinata odierna, i militari hanno fermato, l’ennesimo motopesca locale impegnato in attività di pesca a strascico effettuata in zona vietata, entro le tre miglia dalla costa nello specchio acqueo antistante Cava d’Aliga.

La Capitaneria di Porto ha provveduto immediatamente alla contestazione di un ulteriore verbale amministrativo di € 2.000 e al contestuale sequestro degli attrezzi da pesca utilizzati e del pescato illecitamente catturato.

La quotidiana ed incessante attività di vigilanza e controllo a terra ed in mare organizzata dalla Capitaneria di Porto di Pozzallo, ha consentito nelle ultime settimane di impedire l’esercizio della pesca a strascico sottocosta effettuata da innumerevoli pescatori professionisti locali che sono stati tutti scoperti e debitamente sanzionati.

Per i soggetti recidivi verrà verificata anche la possibilità di comminare la sanzione accessoria della sospensione della Licenza di pesca, prevista dalla Legge n. 963/1965, al fine di arginare in maniera concreta e sostanziale la suddetta pratica illegale che risulta essere particolarmente invasiva per l’ecosistema marino, per gli ingenti danni causati alla flora e fauna presente nei fondali nonché per quelli arrecati alle specie ittiche stanziali.

Grazie alla programmazione dei mirati interventi di controllo dei militari e dei mezzi nautici e terrestri disponibili, agli appostamenti ed indagini svolte dagli specialisti del Nucleo Operativo Difesa Mare ed alla fondamentale collaborazione dei privati cittadini tramite specifiche segnalazioni, l’attività di prevenzione e repressione condotta nel periodo estivo ha consentito di raggiungere importanti risultati per debellare definitivamente il fenomeno in questione.

È da ricordare che la normativa vigente prevede che la pesca a strascico possa essere svolta oltre le 3 miglia di distanza dalla costa oppure su fondali superiori ai cinquanta metri di profondità nella fascia di distanza dalla costa compresa tra 1,5 e 3 miglia.

L’impegno dei militari della Capitaneria di Porto di Pozzallo, visti i risultati fino ad oggi raggiunti, sarà ulteriormente incrementato, al fine di eliminare definitivamente l’esercizio dell’attività di pesca illegale nell’ambito del Compartimento marittimo di giurisdizione.

 


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