FABIO GRANATA SEMPRE INTERESSATO A RAGUSA. UN VERO PIACERE PER NOI

In tutta onestà, non comprendo se il fatto sia di interesse comune, e nemmeno se io sono in grado di comprenderlo. Certo è che Fabio Granata è praticamente sempre presente nel dibattito politico ragusano. Quando c’entra anche solo qualcosa (è il caso del dibattito sulla politica universitaria presso la provincia di Ragusa, dal momento che Granata oltre che assessore regionale ai beni Culturali, si è sempre occupato di cultura ed istruzione) e anche quando non c’entra nulla (almeno all’apparenza).

Ed è questo il caso, secondo me, dell’ultimo intervento – anche sul nostro RagusaOggi – del vicepresidente della Commissione Nazionale Antimafia a proposito della conclusione del processo denominato ”Modica Bene” e del quale tutti sappiamo tutto. In una lunga nota il politico molto vicino al Presidente della Camera Gianfranco Fini ha infatti espresso un “sentito compiacimento” per la assoluzione in quel processo dei Drago (l’onorevole Peppe e familiari) e dell’ex sindaco di Modica Piero Torchi, che Granata definisce suoi amici e per i quali nutre da sempre “stima e apprezzamento”. Mi pare che non si possa non essere d’accordo con Granata: appare infatti evidente che tutti noi – collettività iblea – dobbiamo certamente felicitarci per l’assoluzione dei politici modicani (Drago è nato a Scicli ma risiede e da tempo a Modica) dimostrata senza dubbio alcuno dalla stessa Magistratura che su di loro aveva indagato.

Più complesso da comprendere, almeno per me lo è, il ragionamento che Granata (anche lui risulta nato a Caltanissetta ma è siracusano de facto) sviluppa nei termini seguenti (si tratta di un copiaeincolla tratto dal nostro stesso sito):

“ Non posso certamente non ricordare l’impegno dell’allora sindaco di Modica Piero Torchi nella battaglia di legalità, ferma ed intransigente, contro i tentativi di devastazione del territorio a partire dalle trivellazioni petrolifere, la cui concretizzazione avrebbe per sempre determinato la fine di ogni prospettiva turistica per questo terra, e che fu sventata grazie a quelle battaglie e alla nostra esposizione personale”.

Adesso, mi spiace non avere confidenza, autorità e carisma da poter spendere in un solo ipotetico vis a vis con Granata onorevole Fabio, ma vorrei tanto chiedere al parlamentare alcune cose. La prima: perché afferma con tanta certezza che le trivellazioni petrolifere siano “devastazione del territorio”? La seconda: è tanto certo che questa solo ventilata (tentativi, li definisce lui) devastazione sia stata davvero bloccata? E nell’affermativa, è davvero merito della “battaglia di legalità, ferma ed intransigente” portata avanti da Torchi sindaco di Modica oltre che dallo stesso Granata da come parrebbe con l’affermazione “sventata grazie a quelle battaglie e alla nostra esposizione personale”?

La terza, ed ultima seria domanda che vorrei poter fare a Granata riguarda questa sua altra affermazione riportata dal nostro RagusaOggi: “Per un amministratore (si intende Torchi ndr) che non guardava al bene pubblico e mirava all’arricchimento personale, quella (si intende la trivellazione petrolifera) sarebbe stata la più straordinaria occasione per portare avanti condotte inappropriate e volte all’arricchimento personale, cosa che non accadde proprio da parte di Torchi, il quale ha sfidato importanti e preminenti potentati economici, anche internazionali, pur di difendere il proprio territorio. Questo non mi sembra l’identikit di un amministratore infedele, ma al contrario di un soggetto animato da grande tensione ideale che ama il proprio territorio e lotta per esso”. Ed ha ragione Granata, ma io mi chiedo il perché un cittadino, e a maggior ragione un politico, debba pensare che “l’occasione fa l’uomo ladro” in riferimento a chi, già nel momento in cui si candida ad una carica pubblica (in questo caso di sindaco di Modica) deve necessariamente pensare solo e soltanto al bene pubblico e a null’altra cosa, null’altra.

 

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