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“Ergastolo” per Alex Ventura; è la richiesta dell’accusa per l’omicidio di Giovanni Russo a Vittoria
01 Ott 2025 15:05
Ergastolo, per avere ucciso deliberatamente con premeditazione e per futili motivi il 22enne Giovanni Russo con due colpi di fucile, uno alla testa e uno al cuore, a distanza ravvicinata. Questa la richiesta del pm Ottavia Polipo, alla fine della requisitoria davanti alla Corte d’Assise di Siracusa. I fatti avvennero a Vittoria la sera del 27 febbraio del 2024.
La tesi dell’accusa
Per l’accusa Ventura che avrebbe incontrato per caso Russo vicino a casa sua, dopo averlo visto si sarebbe recato in casa, avrebbe preso un fucile e gli avrebbe sparato. Tra i due anni prima c’era stato un diverbio, per una sigaretta che Venrura avrebbe negato a Russo, si sarebbe arrivati alle mani e Ventura – ma si tratta di fatti riferiti – avrebbe “promesso” vendetta.
La tesi della difesa di Ventura
Il difensore di Ventura, l’avvocato Santino Garufi, ha sostenuto in prima istanza la richiesta di assoluzione di Ventura per incapacità di intendere e volere. Per il legale comunque non si sarebbe trattato di un omicidio volontario ma un delitto d’impeto, una reazione sproporzionata al timore che la vittima potesse nuocere a lui o alla sua famiglia. In seconda istanza l’esclusione quindi delle aggravanti della premeditazione e dei futili motivi e riduzione pena con la concessione delle attenuanti anche per l’avere confessato il delitto. La difesa ha approfondito anche il tema della rilevanza probatoria, con un richiamo alla pari dignità delle perizie e consulenze e la scarsa attendibilità dei testimoni che avrebbero assistito ai fatti. La perizia psichiatrica della Corte d’Assise, affidata al professore Antonino Petralia non avrebbe ravvisato incapacità di intedere e volere mentre la consulenza della difesa affidata al professore Salvatore Bruno aveva definito “psicotico” il comportamento di Ventura, a suo avviso incapace di intendere e volere al momento del fatto. Le parti hanno tutte concluso. È stata fissata una ulteriore udienza per repliche, controrepliche e sentenza, che è stata fissata per il 18 ottobre. La famiglia di Russo si è costituita parte civile attraverso un nutrito collegio di avvocati composto da Maurizio Catalano, Raffaele Catalano, Biagio Giudice, Francesco Villardita, Antonino Villardita, Dario Galilei, Valeria Crispi, Annalisa Ferlisi e Marco Comitini.
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