È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
ENNESIMA TRUFFA SMASCHERATA DALLA SEZIONE VOLANTI
24 Feb 2010 21:36
Una indagine lampo eseguita dagli agenti della Sezione Volanti di Ragusa, diretti dal Commissario Capo Marzia Giustolisi nel corso dei servizi di controllo del territorio disposti dal Questore dr. Filppo Barboso, permette di scoprire una truffa di 75.000 euro. Un ventisettenne catanese noto alle forze dell’ordine, pensava di essere riuscito a intascare la somma e di averla fatta franca. Il tutto iniziava quando il funzionario di una banca di Ragusa, si presentava presso l’Ufficio Denunce riferendo di aver ricevuto un assegno circolare falso che era stato incassato presso una banca di Bucarest la quale richiedeva il pagamento all’istituto di credito ragusano che risultava essere l’emittente dell’assegno. Il personale della Sezione Volanti eseguiva immediatamente dei riscontri incrociati, attraverso accertamenti in più archivi informatici di polizia, che portavano a F.F.E. Infatti, nonostante apparentemente la persona sospettata sembrasse onesta e insospettabile, le indagini venivano focalizzate ugualmente su di essa cercando di “scavare” a fondo sui pochissimi indizi a disposizione. Effettivamente il cerchio si chiudeva proprio attorno a F.F.E. in quanto veniva riscontrato che quest’ultimo “giocava” sul fatto di avere 2 identità: un. nome “pulito” e insospettabile, soprattutto all’estero, utilizzato per commettere la truffa e un altro nome noto alle forze dell’ordine e con il quale non avrebbe mai potuto incassare l’assegno né in Italia né all’estero. Naturalmente con ciascuna delle due identità aveva accoppiato un documento dove venivano riportati, nell’uno, i dati col quale dal controllo ai terminali di polizia appariva con precedenti specifici; nell’altro, quelli con i quali appariva incensurato e che esibiva, scientemente, nei diversi controlli di polizia in diverse parti d’Italia ed all’estero. Il meccanismo era semplice e sicuro: F.F. si recava all’estero presentandosi come F.F.E., incensurato, ed intascava il denaro degli assegni falsi. Dopo rientrava in Italia dove pensava di poterla fare franca tenendosi indisturbato il ricavato.
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