Emergenza nelle campagne iblee tra morti e scarsa sicurezza. La denuncia della Cgil dopo alcune misteriosi morti

C’è un’emergenza sicurezza negli ambienti di lavoro delle campagne iblee. Lo denuncia Peppe Scifo, segretario provinciale della Cgil secondo il quale è necessario un piano straordinario delle istituzioni per prevenire il tragico fenomeno. Proprio oggi è stato trovato un uomo morto in una vasca di irrigazione. Non è la prima volta. 


Ma quali sono le problematiche? 
“C’è un allarme sicurezza nelle campagne della fascia trasformata dove continuano incidenti e soprattutto morti spesso di cui non si sa mai il vero motivo. Non si tratta solo della sicurezza sul lavoro, ma di un problema di incolumità per le persone più fragili, i più vulnerabili quelli di cui spesso questo comparto si serve per avere manodopera a basso costo.


È una condizione che rende le nostre campagne sempre più infernali soprattutto per le persone deboli, gli stranieri prima di tutto. Poi c’è la realtà dei nuclei familiari spesso abbandonati nella invisibilità con bambini privi di scolarizzazione ed esposti al rischio dello sfruttamento minorile l’assenza di possibilità di accesso ai servizi primarie a partire dalla sanità.

Tutto questo a straordinario contatto con una situazione ambientale esplosiva dovuta alla diossina  costantemente presente nei roghi frutto di un abusivismo diffuso e della latitanza istituzionale.

Cosa altro dobbiamo aspettarci da questa condizione infernale, cos’altro deve accadere prima di renderci conto della insostenibilità di questo modello produttivo ?
La CGIL è da anni impegnata su queste tematiche in rete con diversi soggetti del sociale, ma occorre un piano straordinario e un impegno a tempo pieno delle Istituzioni per interventi strutturali verso il cambiamento ma anche con le attività di controllo, prevenzione e repressione”.

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