EMERGENZA IDRICA A RAGUSA, IDV CHIEDE UN CONSIGLIO COMUNALE APERTO

La convocazione urgente di un consiglio comunale aperto per analizzare la crisi idrica, emergenza che attanaglia la città di Ragusa da oltre due mesi. Questa la richiesta del gruppo consiliare IdV a Palazzo dell’Aquila.

“Riteniamo estremamente irresponsabile l’apertura dal 2 aprile dei pozzi ad oggi chiusi – dichiarano i consiglieri comunali Salvatore Martorana e Peppe Tumino – la conseguente immissione dell’acqua nell’ intera rete idrica cittadina e l’ordinanza che dichiara la non potabilità della stessa acqua a tutti distribuita. Posto che dubitiamo che tutti i cittadini possano recepire l’ordinanza commissariale, siamo convinti che questa soluzione per provare ad arginare temporaneamente il problema sia assolutamente errata ed alquanto dannosa, insomma un rimedio peggiore del male!” 

Eppure numerose sono state ad oggi le possibili soluzioni presentate all’Amministrazione Comunale da parte di libere associazioni di cittadini, movimenti, partiti politici e gruppi consiliari, soluzioni che comunque sono state vagliate dalla stessa Amministrazione ma, forse frettolosamente, non ritenute utili ed idonee alla risoluzione del problema.

Anche le  associazioni dei consumatori  e  quelle dei commercianti si sono scagliate contro  l’ordinanza, e ribadiamo che  riaprire i pozzi immettendo l’acqua non ancora potabilizzata mette a rischio la salute pubblica, importantissima e da tutelare prima di ogni cosa, l’igiene dell’intera rete idrica cittadina,  dei serbatoi e delle cisterne di tutte le abitazioni dei ragusani dove si andranno a depositare quegli elementi che ad oggi hanno reso non potabile e potenzialmente dannosa  l’acqua cittadina.

Invitiamo l’Amministrazione a percorrere con urgenza tutte le strade che possano permettere di alleggerire alla cittadinanza il problema idrico (collegamento pozzi Asi, pozzi contrada Bruscè, autobotti per il trasporto) e  rivalutare le proposte già pervenute   per la soluzione del problema quale ad esempio la possibilità di utilizzare unità mobili di potabilizzazione a noleggio.

“Da parte nostra – concludono Martorana e Tumino – chiederemo la convocazione di un consiglio comunale urgente aperto alla cittadinanza, alle categorie produttive e dei consumatori, a tutte le persone, associazioni e movimenti che possano dare un fattivo contributo di idee, soluzioni e suggerimenti, scongiurando quindi quanto disposto a partire dal 2 aprile p.v.”  

 

 

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