Emergenza covid, interpellanza urgente a Musumeci e Razza per la situazione nel territorio ibleo

“Non possiamo non essere seriamente preoccupati per quanto sta accadendo in queste ore nei nostri ospedali a causa dell’incremento vertiginoso della curva dei contagi nel territorio ibleo”. Parla così la deputata del Movimento Cinque Stelle Stefania Campo in merito alla grave situazione che si è venuta a creare in provincia di Ragusa, ovvero la carenza di posti letto. “E mentre Musumeci sembra cercare l’ennesimo scontro con Roma portando in aula un Ddl che deroga ad alcune restrizioni imposte dal Dpcm, le nostre strutture ospedaliere rischiano il collasso”. Lo evidenzia la deputata regionale del M5s, Stefania Campo, che oggi ha presentato una interpellanza urgente al Presidente Musumeci e all’Assessore per la Salute Razza.

“Quanto programmato, stabilito e autorizzato nei mesi scorsi per far fronte ad una prevedibilissima seconda ondata di contagi – dice – si sta velocemente sgretolando sotto i nostri occhi. I posti letto a disposizione sono già terminati, e quelli programmati per l’intera zona iblea prima con il Decreto dell’Assessore Razza del 19 giugno 2020 e poi con la direttiva dell’11 settembre stentano a partire, non si capisce bene per colpa di chi.

Proprio in queste ore apprendiamo della scelta più che comprensibile dell’ASP 7 di Ragusa di trasferire i reparti di Malattie Infettive e Terapia Intensiva dall’Ospedale Maria Paternò Arezzo di Ragusa Ibla, individuato nei mesi scorsi con un criterio ragionevole Ospedale Covid per l’intera provincia, al nuovo Ospedale Giovanni Paolo II, con tutte le criticità e i disagi che inevitabilmente ne deriveranno.

Ma la scelta dell’O.M.P.A. come ospedale covid di riferimento per l’intero territorio era suffragata da ragioni serie, come quella in primis di mantenere percorsi separati tra i malati di covid e tutti gli altri utenti del servizio sanitario regionale, e proprio per questo l’O.M.P.A. aveva ottenuto un finanziamento di sette milioni di euro dalla Regione. Che fine hanno fatto e faranno questi soldi? Si aveva tutto il tempo di organizzare non solo l’attivazione di tutti i posti letti di terapia intensiva e sub intensiva programmati, ma anche di far fronte alla cronica carenza di personale, in particolar modo di medici anestesisti.

Adesso invece, proprio per queste due gravissime menomazioni, l’ASP è costretta ad un cambio di rotta nel bel mezzo della tempesta. E’ evidente che qualcosa non ha funzionato, e la responsabilità non può che attribuirsi ad un governo regionale del tutto inadeguato a gestire una simile emergenza, che pur avendo almeno 5 mesi a disposizione, non è riuscito a mettere le Aziende Sanitarie nelle condizioni di far fronte all’impatto con la seconda ondata, anzi, ho la sensazione che le stia abbandonando a se stesse, costringendole a scelte drastiche e coraggiose, proprio come quella assunta dall’ASP di Ragusa.

In questo momento, visto l’alto numero di contagiati in provincia, servono subito personale, attrezzature e posti letto, da reperire anche in altri presidi sanitari dell’isola dove ce n’è in abbondanza e perfino sfruttando alcune aree libere di ospedali della zona. Ci aspettiamo che Musumeci e Razza, invece di instaurare l’ennesimo inutile braccio di ferro con Roma, pongano in essere azioni concrete e veloci, prima che questa nave in balìa della tempesta vada definitivamente a schiantarsi”.

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