Elezioni Vittoria: Di Falco a confronto con mondo agricolo

 

“Un rinnovato patto di filiera con una distribuzione di valore equa tra i diversi attori che la compongono e aiuto alle imprese per la certificazione della loro produzione. Sono per un’agricoltura del buon senso che cerca una comune organizzazione per la commercializzazione   dei   prodotti   e   la   gestione   della   produzione”.   Lo dice il candidato a sindaco Salvatore Di Falco che mette l’agricoltura al centro del suo programma elettorale per le amministrative del 4 ottobre 2020.

“L’economia di Vittoria si fonda sull’agricoltura – aggiunge Di Falco – e a questo settore dobbiamo dare strumenti e progetti per essere sempre più competitivo e non temere la concorrenza.   Certificazione   e   Qualità   sono   due   termini   inscindibili: l’impegno delle aziende verso prodotti e servizi di qualità per essere credibile deve essere precisamente descritto, regolamentato da specifiche norme e procedure e sottoposto   a   sistematico   controllo   da   parte   di   Enti   Certificatori   riconosciuti ed accreditati a svolgere la funzione di certificazione dalle competenti Autorità. 


Esistono processi di certificazione che si riferiscono sia al prodotto in sé che ai diversi processi di condizionamento e/o trasformazione cui i prodotti sono sottoposti. Ecco che la mia proposta è di accompagnare le aziende agricole vittoriesi in questo vasto e ampio processo di certificazione attuando convenzioni con gli enti certificatori – con l’aiuto economico dell’Amministrazione Comunale – ai quali i nostri produttori potranno rivolgersi per migliorare la qualità della loro produzione e la qualità della loro azienda”.



Altra svolta politica e culturale deve essere la scelta strategica dell’associazionismo. “Riunire le organizzazioni dei produttori, le cooperative in un grande Consorzio – aggiunge Di Falco – capace di interloquire senza alcuna soggezione con la Grande Distribuzione e di avere le carte in regola per conquistare i mercati esteri. Il consorzio non solo è garanzia di trasparenza ma anche di vantaggi per la filiera agricola e per migliorare la nostra immagine non solo in Italia ma in tutta l’Europa. Solo così i produttori agricoli possono avanzare proposte alla Grande Distribuzione sia in Italia che in Europa, attirando la loro attenzione attraverso l’organizzazione di una fiera, dove c’è l’incontro tra l’organizzazione dei produttori e i buyers, organizzata magari all’interno dello stesso mercato ortofrutticolo. Così come bisogna lavorare al ‘prezzo etico’ del prodotto con l’incontro ‘giusto ed  equo’ tra le spese del produttore e l’acquisto del prodotto da parte del consumatore. E’ etico e produttivo che il prezzo del prodotto sia superiore ai costi di produzione e per riuscire a fare questo   bisogna   mantenere   un   buon   equilibrio   tra   domanda   e offerta, insomma, occorre favorire una maggiore collaborazione tra tutti gli anelli della filiera agricola”.

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