Elezioni: a Vittoria un movimento civico con Bonetta, Mugnas e Prelati

In campo per le prossime amministrative di Vittoria un movimento civico ‘trasversale’. Elaborato un documento politico che vuole essere la ìcarta costituzionale’ del Movimento che tra i suoi coordinatori il docente universitario Gaetano Bonetta, l’ex presidente di Confcommercio Vittoria Antonio Prelati, il presidente dell’Associazione ‘Reset’ di Vittoria, Alessandro Mugnas.

“La nuova Vittoria che rinasce dalle ceneri del Commissariamento – scrivono Bonetta, Prelati e Mugnas – vuole e deve essere una città empatica che deve vivere con il contributo di tutti, nessuno escluso, senza distinzione di classe, di ceto, esaltando ogni specificità e ogni talento fuori da ogni gerarchia e pregiudizio sociale. Di fronte all’immobilismo amministrativo che ha generato una frammentazione morale, culturale e sociale, occorre un’idea forte di futuro, un progetto realistico elaborato con il cuore e con la ragione in una prospettiva politica alternativa al sistema dei partiti. Contro ogni forma di tradizionale e paralizzante conflittualità, proponiamo una grande unione civica volta a valorizzare la vita associata attraverso la più vasta aggregazione delle forze sociali e a tutelare le specificità dei comparti di sistema, amministrativo, scolastico, culturale, economico, ecclesiale, assistenziale”.

L’obiettivo del nuovo Movimento Civico è quello di puntare alla ‘grande coalizione’ per amministrare Vittoria dopo questa fase di emergenza, non solo pandemica.

“Ci vogliamo impegnare – aggiungono Bonetta, Prelati e Mugnas – affinché si possa delineare un condiviso programma politico coinvolgendo le forze vive della città, quelle che operano concretamente nella realtà economica, sociale, culturale. Tutto ciò per realizzare una sorta di governo “costituente” e di salute pubblica sostenuto da un consenso popolare quanto più alto possibile che attenda alla gratificazione di due bisogni primari. Primo: dare corpo ad un’amministrazione non clientelare che adotti metodi innovativi, trasparenti e controllabili, per riacquistare dignità ed efficienza istituzionale. Secondo: nel quadro di una rivalutazione ambientale e urbana, favorisca nuovi processi associativi e imprenditoriali nei settori trainanti dell’economia locale, promuova investimenti nell’economia digitale, nella formazione, nella cultura all’interno di un sistema integrato di sviluppo”.

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