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Elezioni a Vittoria, le firme a sostegno delle liste sono da ripresentare, ma ha senso durante la pandemia?
17 Dic 2020 12:38
La questione è complessa e per questo cerceremo di essere quanto più chiari possibili. Durante la seduta di ieri sera all’Ars si è venuta a creare una discussione in cui le varie anime politiche hanno discusso circa la possibilita o meno di ripresentare tutte le liste (e con relative firme) a sostegno dei vari candidati a sindaci nei comuni in cui si voterà a metà marzo in seguito ai vari rinvii.
I Comuni interessati della questione sono tre: Vittoria, San Biagio Platani e Tremestieri etneo. Vittoria e San Biagio sono stati sciolti per mafia, mentre Tremestieri no. Per questo motivo, sia a Vittoria che a San Biagio, in materia di elezioni, ci si attiene alle normative nazionali. Per Tremestieri, non essendo un comune sciolto per mafia, la regione ha una discrezionalità diversa.
Il punto della questione, sollevato in Ars, è questo: visto il dilagare della pandemia, ha senso dover ripresentare le liste anche a Vittoria con le relative firme? Per poter presentare una lista, è necessario a Vittoria aver raccolto 400 firme.
I candidati Aiello e Di Falco hanno tre civiche e Gurrieri ne ha una. Sallemi ha tutte liste con rappresentanza di partito all’Ars. Queste 400 firme, tra l’altro, non avendo Vittoria il consiglio comunale, in quanto sciolto, vanno autenticate davanti ad un ufficiale del Comune e ciò significa portare fisicamente i firmatari in un posto per la procedura.
Il problema, però, rimane: essendo Vittoria un Comune sciolto per mafia, la normativa nazionale prevede che avvenga questo e nulla vieta che un nuovo candidato si presenti alla tornata elettorale di marzo. Dunque, abbiamo due posizioni: chi vorrebbe la situazione si cristallizzasse così com’è fino a marzo, vista l’eccezionalità del momento pandemico, e chi invece si vuole attenere alla normativa nazionale in materia di comuni sciolti per mafia.
Su questo fronte, la deputata Stefania Campo ha fatto sapere di voler presentare un disegno di legge che modifichi questa normativa rigida e che introduca anche per questi casi la possibilità di ridurre a 1/3 il numero delle firme da presentare a sostegno delle liste: “Coerentemente con quanto da me sostenuto nei giorni scorsi in Aula, presso l’Assemblea regionale siciliana, sulla necessità di ridurre a 1/3 il numero delle firme da raccogliere per la presentazione delle liste e in linea con quanto disposto dal governo nazionale guidato da Giuseppe Conte, vista la gravità della situazione sanitaria a Vittoria e in generale in Sicilia, ho presentato un ddl per recepire la norma nazionale”, dichiara la deputata.
“Chi vorrebbe congelare le liste fino alla prossima primavera – dice la Campo in una nota diffusa ieri – se la prenda piuttosto con il governo regionale di Musumeci e la sua maggioranza di centrodestra visto che da sempre si sono mostrati assolutamente contrari a questa ipotesi per Vittoria, tra l’altro, a ben ragione, visto che è giuridicamente pacifico che la Regione non possa, in questo caso, intervenire nel modificare le disposizioni statali in materia di Comuni sciolti per mafia.
Per quanto mi riguarda, a differenza degli altri deputati, avevo proposto invece il recepimento della norma nazionale che riduce a 1/3 le firme necessarie, sia per venire incontro alle necessità avanzate da tanti esponenti politici del territorio che per evitare alla cittadinanza di Vittoria di ritrovarsi, subito dopo il Capodanno, in una piena e ordinaria campagna elettorale, come se l’emergenza Covid non fosse ancora il problema principale per la salute di tutti i vittoriesi e per la gravissima crisi economica di questo periodo veramente nero”.
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