EFFICIENZA E PROFESSIONALITA PER L’ OSPEDALE BUSACCA DI SCICLI

Venerdì sera 4 giugno presso la sede del Partito Democratico di Scicli, di Via Celestre, si sono riuniti i dirigenti del PD di Scicli, di Italia dei Valori, della Federazione della Sinistra, di Patto per Scicli e il presidente delle ACLI per discutere sulla politica sciclitana ed in particolare sulle scelte e le sorti dell’ospedale Busacca, dato il silenzio assordante che proviene dalle istituzioni locali e provinciali. Tutti i presenti concordano nel chiedere con forza un confronto con i dirigenti dell’ASP 7 e con le rappresentanze politiche dei rispettivi schieramenti per pretendere ciò che ci spetta. Ricordiamo che lo scorso anno il nuovo manager dell’Asp di Ragusa, Ettore Gilotta, aveva rimarcato la volontà di “valorizzare” la struttura ospedaliera sciclitana creando un centro di Riabilitazione Polifunzionale, una piscina al servizio della riabilitazione e alberghi per assicurare una degna ospitalità ai parenti dei ricoverati. Premesso che non condividiamo né le impostazioni generali di un sistema sanitario regionale e nazionale che, detto in estrema sintesi, smantella il pubblico a vantaggio dei privati; un orientamento che decurta i diritti delle fasce deboli facendogli pagare, come al solito, colpe ad esse non ascrivibili e premesso anche che non condividiamo il progetto di riordino in particolar modo per ciò che riguarda i tagli al nostro Busacca, che riteniamo ingiusti e lesivi della qualità dell’offerta sanitaria pubblica per l’intera Provincia di Ragusa (ed oltre), tuttavia ci rendiamo ragionevolmente conto che non è possibile combattere contro i mulini a vento. Pertanto riteniamo che la cosa giusta da fare è quella di richiamare, nelle appropriate sedi istituzionali, la Direzione dell’Asp agli impegni a suo tempo presi affinché alla solerzia palesata nel versante degli smantellamenti si affianchi altrettanta sollecitudine nell’attuazione dei progetti  che erano stati assicurati per il nostro Ospedale al fine di sfruttare tutte le sue potenzialità e professionalità trasformandole in erogazione di servizi di qualità nell’interesse dei cittadini a cui non si riesce, ad oggi, a dare delle risposte chiare. Entro il 15 giugno sarà definitivo lo smembramento di alcuni reparti del nostro ospedale e quindi la conseguente riduzione dei posti letto per acuti di ortopedia, tra gli altri. Premesso ciò, con urgenza prioritaria rispetto a qualsiasi  movimentazione di personale che privi la struttura di risorse professionali indispensabili per l’attuazione di quel po’ di costruttivo che è previsto nei progetti per il Busacca, chiediamo un incontro alla direzione dell’ASP che preveda quali punti all’ordine del giorno i seguenti: 1- indicazioni precise, nei tempi e nei modi, sulla attuazione presso il nosocomio sciclitano dei 18 posti letto di lungo degenza che il Manager aveva inserito nella sua proposta e il “presidio” di cardiologia; 2- medicalizzazione dell’ambulanza, ed implementazione numerica del servizio, soprattutto per andare incontro all’aumento di utenti del periodo estivo, in cui si presume, e i dati parlano chiaro, che gli incidenti aumentino nelle zone costiere; 3- potenziamento del “Pronto soccorso/futuro PTE” di Scicli con la presenza di due ortopedici , in vista non solo del periodo estivo ma soprattutto per “ammortizzare” l’intasamento che già esiste presso il Pronto Soccorso di Modica, dove già viene dirottato l’80% dei pazienti di Scicli.  4- Chiediamo infine il blocco del trasferimento del personale dell’ospedale Busacca presso altri nosocomi, e contestualmente la formazione professionale, se necessaria, di questi per poter utilizzare le nuove attrezzature che presto arriveranno a Scicli ….. vedi T.A.C.; il nostro ospedale è stato il punto di riferimento per migliaia di persone, non solo cittadini sciclitani, che hanno trovato una struttura accogliente e professionale, e che hanno il diritto di essere curati presso strutture pubbliche, non private. Il Partito Democratico, Italia dei Valori, Federazione della Sinistra, Patto per Scicli e le  ACLI con senso di responsabilità, si impegnano pubblicamente per impedire che il Busacca diventi il fanalino di coda della sanità Iblea, puntando invece ad offrire servizi territoriali secondo i principi della sanità moderna, stando al passo coi tempi.

 

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