È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
ECODEM E PD ADERISCONO ALLA NO MUOS DI VITTORIA.
19 Mag 2012 04:06
Il coordinamento regionale siciliano degli Ecologisti democratici e il Pd di Comiso aderiscono all’iniziativa organizzata dal Pd di Vittoria, unitamente ad Arci, Auser, Banca Etica, Cepes, Cgil, Libera, Il Clandestino e Rete Degli Studenti Medi, per dire no all’installando Muos di Niscemi.
La Sicilia non può continuare ad essere militarizzata e utilizzata come un sacchetto a perdere! La vicenda del terminal terrestre satellitare MUOS in costruzione a Niscemi, va anche letta in questi termini. Sul modello di sviluppo e sul ruolo euromeditrerraneo della nostra isola che non può essere collegato a una militarizzazione del territorio e ad una sua devastazione dal puto di vista ambientale.
Inoltre il MUOS è uno strumento fortemente insidioso per la salute dei cittadini ma anche per l’interferenza che può provocare alle strumentazioni dell’aeroporto di Comiso sito al quale sono collegate le speranze di rilancio del sudest della Sicilia. Tale pericolo è stato acclarato anche delle raccomandazioni di AGI (Analytical Graphics, Inc., importante società con sede a Exton, Pennsylvania) dalle quali si evince il fatto che questo tipo di trasmettitore non può essere installato in prossimità di velivoli dotati di armamento, i quanto i detonatori potrebbero essere influenzati dalle emissioni elettromagnetiche del trasmettitore stesso; pertanto se possono essere influenzati i detonatori a maggior ragione lo saranno i sofisticati strumenti di controllo dell’aeroporto di Comiso e dei veivoli che vi transiteranno.
Ci sono dunque ragioni concrete per proseguire la battaglia contro l’istallazione del MOUS, uno strumento la cui utilità strategico-militare è molto relativa in una regione che non vuole diventare una portaerei, ma ha l’ambizione di fare da ponte tra il Magreb e continente europeo nel cuore delle rotte tra Europa e Asia in una prospettiva di pacifiche relazioni commerciali, culturali e imprenditoriali.
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