“Ecco la storia della nostra classe”: il ritrovo degli studenti del Grimaldi 50 anni dopo il diploma

Cinquant’anni dal diploma. Si sono ritrovati, dopo mezzo secolo, gli studenti della V A dell’Istituto Tecnico per Agrotecnici “Principi Grimaldi” di Modica, in quegli anni ancora intitolato a Clemente Grimaldi.
Il ritrovo è di quelli che si ricordano, destinato a lasciare il segno. Ciascuno indossava una caratteristica maglietta color arancione con la scritta 50. Il gruppo si è ritrovato davanti ai cancelli della scuola, proprio come avveniva 50 anni fa. L’ingresso nell’edificio, la visita alla classe, lo sguardo e il dito puntato sul banco che ciascuno occupava.

Non tutti erano presenti. Qualcuno non è più su questa terra. Mancavano Raffaele Sammito, Pierina Guccione, Graziella Monelli.
Gregorio Catalano si è incaricato di redigere una breve presentazione del “gruppo classe”, dei compagni e delle compagne, definiti “un mosaico di personalità”:

“La 5ª era un intreccio di individualità uniche, ognuno con la propria storia e il proprio bagaglio – scrive Catalano –. Tornando con la mente a quegli anni, cerco di rivedervi oggi con lo stesso sguardo di allora. La presenza delle ragazze ha arricchito e reso più ampio il nostro gruppo. Ognuna ha lasciato un segno unico”.

C’è così il ricordo di Raffaele Sammito:

“Non è più con noi, ma il suo spirito vivace e la passione per la vita restano indelebili. Era il cuore pulsante della nostra classe: sempre pronto a regalare un sorriso, a rendere ogni momento speciale. La sua presenza era luce, la sua energia contagiosa”.

Pippo Assenza, “con la sua parlantina irresistibile, riusciva sempre a strappare un sorriso. Era il compagno che, con una battuta o una storia divertente, riusciva a sdrammatizzare anche le giornate più intense. Già da ragazzo mostrava una naturale inclinazione per il commercio. La sua abilità nel convincere professori e studenti con le parole e la sua capacità di vendere anche l’impossibile lo hanno reso una figura carismatica tra noi”.

Giorgio Amore era “sempre gentile e disponibile, era il compagno su cui tutti potevano contare. La sua presenza rassicurante e il suo sorriso sincero rendevano ogni momento più sereno. Era il punto di riferimento per chiunque avesse bisogno di una parola di conforto”.

Grazia Aurnia “era una forza naturale. Compagna di banco di Maria Salemi, tra loro c’era una grande intesa. Grazia era una ragazza solare, sincera e sicura dei suoi mezzi; emanava energia e determinazione. Un ricordo indelebile è legato al giorno del suo esame di Stato: un commissario, probabilmente invidioso della sua abbronzatura, le insinuò che, invece di studiare, fosse andata al mare. Grazia, visibilmente sgomenta e mortificata, reagì con compostezza, dimostrando la sua forza interiore”.

Nele Di Raimondo era “impeccabile e distinto fin da ragazzo. Ha sempre mantenuto un comportamento esemplare. La sua serietà e dedizione agli studi erano esemplari. Con la sua mitica 500 blu arrivava sempre puntuale a scuola. Riusciva a mantenere un equilibrio che lo rendeva sempre gradevole”.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it