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Ecco come sarà costruito il Ponte di Messina
10 Apr 2025 06:11
Si comincia dal cuore dello Stretto. Il ponte che collegherà Sicilia e Calabria sarà costruito adottando un sistema ingegneristico collaudato: il metodo “Messina-type”. Lo stesso utilizzato con successo nella realizzazione del ponte dei Dardanelli, in Turchia. Il montaggio dell’impalcato – ovvero la struttura portante sulla quale scorreranno auto e treni – partirà dal centro dello Stretto e procederà in direzione delle due torri, fino a raggiungere le coste.
L’impalcato sarà assemblato in sezioni e sollevato pezzo per pezzo, con un’operazione ad altissima precisione. Un metodo che consente di mantenere costante l’equilibrio strutturale e la simmetria durante tutte le fasi del montaggio. Si tratta di una tecnica già sperimentata su uno dei ponti sospesi più lunghi al mondo, capace di coniugare sicurezza, efficienza e affidabilità.
Mentre si definisce nel dettaglio la fase operativa, il progetto del Ponte compie oggi un importante passo formale. Il Consiglio dei Ministri ha infatti approvato il cosiddetto “report IROPI” – acronimo di Imperative Reasons of Overriding Public Interest, ovvero Motivazioni imperative di rilevante interesse pubblico. Si tratta di un documento cruciale per completare le comunicazioni previste alla Commissione Europea nell’ambito della Valutazione di Incidenza Ambientale.
“L’approvazione del report IROPI è un altro passaggio fondamentale – ha dichiarato Pietro Ciucci, amministratore delegato della società Stretto di Messina – che consentirà di completare il quadro autorizzativo. A seguire, il progetto definitivo e il piano economico-finanziario saranno esaminati dal Cipess, il Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile. Dopo l’approvazione, prevista nella seconda metà del 2025, si potrà dare avvio ai primi lavori e alla progettazione esecutiva dell’intera opera”.
Il cantiere del ponte – atteso da decenni – prende così forma. E lo fa partendo dal punto più simbolico: il centro dello Stretto. Dove, per la prima volta, inizierà a sorgere un collegamento fisico tra le due estremità dell’Italia.

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