Ecco come salvare geneticamente la trota macrostigma. Studi scientifici tra Italia e Spagna

Una significativa scoperta scientifica sulla genetica della trota siciliana è stata recentemente pubblicata sulla rivista internazionale “Diversity”. Il lavoro rappresenta una collaborazione tra i biologi Antonino Duchi e Monica Giampiccolo in Italia e le ricercatrici Nuria Sanz e Rosa Maria Araguas dell’Università di Girona in Catalogna, Spagna.

Il più approfondito studio sulla genetica della trota siciliana si basa su una vasta raccolta di dati provenienti da 9 corsi d’acqua appartenenti a quattro bacini fluviali (Irminio, Tellaro-Tellesimo, Manghisi, Anapo), coinvolgendo un totale di 213 esemplari analizzati. Questa indagine rappresenta un passo significativo nella comprensione della genetica di questa preziosa specie ittica.

Il progetto, denominato “Progetto Macrostigma”, avviato circa 40 anni fa, è stato promosso dalla F.I.P.S.A.S. di Ragusa e dalla Provincia Regionale di Ragusa (oggi Libero Consorzio comunale). L’importante ruolo dei guardiapesca F.I.P.S.A.S. e dei pescatori nella raccolta dei campioni ha sottolineato l’impegno delle comunità locali nella ricerca scientifica.

I risultati dello studio forniscono informazioni cruciali per la conservazione della trota siciliana. Comprendere la diversità genetica è essenziale per implementare strategie di conservazione e gestione sostenibile, preservando l’ecosistema e garantendo la sopravvivenza a lungo termine della specie.

La ricerca ha confermato la purezza genetica della popolazione del Tellaro-Tellesimo e ha evidenziato differenze significative tra le popolazioni dei diversi bacini fluviali analizzati. Questo sottolinea l’importanza di proteggere e recuperare le popolazioni locali di trota siciliana, specialmente nel bacino del Tellaro-Tellesimo.

La ricercatrice Nuria Sanz, esperta di genetica dei Salmonidi, ha sottolineato l’importanza di preservare le differenze tra le popolazioni dei diversi bacini fluviali. Ha affermato che “è assolutamente da evitare il trasferimento di esemplari da un bacino fluviale all’altro, poiché questo potrebbe compromettere la diversità genetica e avere impatti negativi sull’equilibrio ecologico”.

Il presidente di FIPSAS-Ragusa, Giovanni Altamore, ha elogiato il lavoro degli autori italiani, biologi libero professionisti, sottolineando il loro impegno straordinario nella ricerca scientifica sulla trota siciliana.

La collaborazione internazionale, l’ampio spettro di dati e il contributo del “Progetto Macrostigma” conferiscono a questo lavoro un valore eccezionale nell’ambito della ricerca scientifica sulla genetica della trota siciliana.

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