Un incarico di alto profilo scientifico e istituzionale che porta la sanità della provincia di Ragusa al centro del panorama medico nazionale e internazionale. Gaetano Cabibbo, Direttore dell’Unità Operativa Complessa di Medicina Interna dell’ospedale “Maggiore-Baglieri” di Modica, è stato nominato membro del Direttivo nazionale della FADOI, la Federazione delle Associazioni dei Dirigenti Ospedalieri Internisti, e […]
E se fosse stato al contrario?
17 Apr 2021 12:40
A volte un’immagine esprime più di mille parole. Dopo la notizia diffusa ieri da questo giornale, circa il fatto successo ad Acate, in cui un gruppo di bambini ha deciso di tagliare le orecchie a un povero cane randagio, sono stati tantissimi i messaggi di indignazione in seguito a questo evento. E sui profili social è spuntato questo disegno. Oseremmo dire, emblematico.
A parte il naturale sdegno per un simile atto di violenza gratuito, ci siamo posti alcune domande. Com’è possibile che alcuni bambini, il cui più piccolo aveva solo 9 anni, abbiano pensato di torturare un povero cucciolo? Da dove è scaturita questa totale perdita di umanità? Siamo ormai così assuefatti alla violenza tanto da derubricare questo fatto come uno dei tanti che possono succedere? E in quale clima familiare questi ragazzi sono cresciuti? Perchè sembra che tutto sia loro concesso?
Noi non vogliamo entrare nel merito dell’educazione che i genitori danno ai propri figli, non è nostro compito. Però, è nostro compito farci delle domande per dare a tutti degli spunti di filessione.
Constatiamo come la questione, evidentemente, stia a cuore a tanti cittadini e questo è già un fatto importante. Ma non basta.
Il problema del randagismo è da attenzionare, perchè non è possibile continuare a far finta di nulla: nelle nostre città, apparentemente, non è cambiato niente. I randagi (cani o gatti che siano), continuano a proliferare, con tutti i rischi che questo problema si porta dietro.
Accando a questo problema che deve essere priorità per le amministrazioni, bisogna anche porsi quello dell’educazione alla responsabilità e al rispetto degli animali e dell’ambiente. I bambini devono essere educati fin dalla più tenera età al rispetto di tutti gli esseri viventi.
Infine, i controlli: troppo spesso i cittadini segnalano carenze e rimpallo di responsabilità. Ci segnalano attese infinite quando qualcuno segnala una cucciolata magari a bordo strada e una certa reticenza all’intervento. Ci segnalano totale disinteresse, salvo le dovute eccezioni, da parte delle forze dell’ordine nei confronti di questo genere di problematica che viene ritenuta come un problema di second’ordine.
Eppure, il maltrattamento di animali, è un reato penale, anche se non sappiamo in effetti quanta gente è finita in carcere per aver mutilato un cane o un gatto.
Certo, le forze dell’ordine sono sempre in numero sottodimensionato rispetto ai problemi che una città, una provincia, può avere. Eppure, una risposta bisogna darla. E’ finito il tempo in cui gli animali erano considerati “di troppo”. Oggi, l’animale è alla stregua di un altro membro della famiglia e il fatto che ufficialmente non abbia un “padrone” significa solo una cosa: deve essere tutelato ancora di più.
Foto: non siamo riusciti a risalire alla “paternità” della foto, che abbiamo trovato in giro su molti profili social. Se l’autore del disegno vuole farsi avanti, saremmo ben felici di scrivere il suo nome.
© Riproduzione riservata