E’ realtà la “vendemmia turistica”: la nuova frontiera del turismo esperienziale

Gli appassionati di enoturismo e di vino hanno ora un’opportunità nuova e unica: partecipare personalmente alla raccolta dell’uva. E’ stata infatti, ufficialmente regolamentata grazie ad un protocollo d’intesa sottoscritto dall’Ispettorato Nazionale del Lavoro e dall’Associazione Nazionale Città del Vino, la “vendemmia turistica”. Numerose cantine, in collaborazione con i Comuni, stanno già organizzando questa nuova esperienza per i visitatori delle aziende.

Il protocollo definisce la vendemmia turistica come “l’attività di raccolta dell’uva, non retribuita, di breve durata, episodica, circoscritta ad appositi spazi, avente carattere culturale e ricreativo, svolta da turisti e correlata preferibilmente al soggiorno in strutture ricettive del territorio o alla visita e degustazione delle cantine locali nell’ambito di un’offerta turistica di tipo integrato”.

Non è prevista alcuna forma di remunerazione per i turisti che partecipano alla vendemmia turistica, che deve limitarsi ad alcune ore e non può essere ripetuta più di due volte nella stessa azienda nella stessa settimana. L’attività sarà svolta sotto la supervisione di tutor qualificati o personale aziendale con adeguata formazione, nel rispetto delle normative di sicurezza.

Il presidente dell’Associazione Nazionale Città del Vino, Angelo Radica, ha espresso la sua soddisfazione per l’accordo: “Regolarizzare la vendemmia turistica significa dare un importante impulso all’enoturismo, che in Italia vale già un giro d’affari di 2,5 miliardi di euro e 14 milioni di presenze; è un’opportunità ulteriore per tutti i territori enologici. Grazie a questo accordo le cantine avranno tutta la tranquillità di far svolgere in sicurezza ai turisti un’esperienza, senza incorrere in spiacevoli equivoci con le autorità preposte ai controlli sul lavoro”.

Il vice presidente nazionale e coordinatore regionale dell’Associazione in Sicilia Leo Ciaccio ha già preso contatti con numerose aziende vitivinicole delle Terre Sicane per promuovere l’opportunità della vendemmia turistica. “Invitiamo i Sindaci a promuovere questa opportunità presso le aziende del proprio territorio, coinvolgendo il Movimento Turismo del Vino e le varie associazioni, come le Strade del Vino. È una grande opportunità per promuovere il territorio e il turismo esperienziale”, ha dichiarato.

In definitiva, la vendemmia turistica rappresenta una nuova forma di turismo esperienziale che potrebbe avere un grande successo in Italia, dove l’enoturismo è già un’attività molto diffusa e apprezzata.

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